Da Spock a Belly - Tributo a Leonard Nimoy



E’ con grande dolore che abbiamo appreso della morte di un gigante della televisione e del cinema, Leonard Nimoy, diventato famoso negli anni 60 per il ruolo del signor Spock, subcomandante vulcaniano della nave Enterprise, a fianco del capitano James Tiberius Kirk (il mitico William Shatner), di cui era la vera coscienza analitica, nella mitica Star Trek. Celebre il motto di Spock: “Live long and prosper!”


Un personaggio scritto in maniera sublime e interpretato in maniera perfetta. Metà umano, metà vulcaniano per tutto il tempo ha dovuto lottare per trovare il giusto equilibrio tra le due parti. L’eterna lotta tra raziocinio e sentimento ha preso vita e si è incarnata in questo personaggio. E ad impreziosire questa figura, diventata ormai leggendaria e iconica, la sua amicizia con l’umano Kirk. Un’amicizia tra pari, tra due uomini che non sempre si trovano d’accordo sull’analizzare e vivere gli eventi, ma che comunque provano reciproca stima e rispetto.
 
Forse Spock, grazie a Kirk, ha imparato ad ascoltare di più la sua parte umana ma, sicuramente, il vulcaniano è stato colui che ha insegnato la bellezza della logica e del pensiero razionale.
Pochi sanno che Star Trek all’epoca fu un mezzo flop e fu rilanciata, paradossalmente, dalla saga “rivale” Star Wars, che fece il botto al cinema alla fine degli anni 70, catapultando la fantascienza da sottogenere per pochi appassionati a genere cult, anche se ancora adesso viene bistrattato.

Leonard Nimoy era nato a Boston nel 1931, regista, scrittore, poeta, musicista e fotografo, oltre che attore, era un appassionato di tecnologie moderne, aveva anche un account Twitter, creatogli dall’amato nipote, con cui comunicava con il mondo.
Schietto, sincero, non le mandava mai a dire, ma anche affettuoso e gentile, un signore d’altri tempi in tutti i sensi, Leonard aveva vissuto un rapporto di amore e odio con il personaggio che lo aveva reso celebre tanto che scrisse prima un’autobiografia intitolata “Io non sono Spock” e poi venti anni dopo “Io sono Spock”.
Tantissime le serie e i film a cui ha preso parte tanto che è impossibile ricordarseli tutti.
Da rimarcare una sua partecipazione ne “Il tenente Colombo” dove prestò il volto ad un assassino spietato.
Prese parte, anche se in un ruolo minore, in un’altra serie cult degli anni 60 “Ai confini della realtà”.
Nel 1968 incise un disco The Way I Feel che comprendeva un brano di Pete Seeger, If I Had a Hammer.
E nel 2008 inaugurò una mostra come fotografo intitolata “Full Body”.


Di recente aveva preso parte a qualche episodio di “The Big Bang Theory” sit- comedy cult tra giovani e giovanissimi.
Negli ultimi anni Leonard aveva rallentato molto la sua attività come attore, ma c’è stata una serie in particolare che gli ha fatto venire voglia di tornare alla ribalta, una serie che lui ha amato tantissimo quanto Star Trek, con cui ha in comune la tematica degli universi paralleli: chi non ricorda l’episodio “Specchio, Specchio” della celebre serie creata da Gene Roddenberry? Lì si parlava di un universo parallelo, definito “universo a specchio”. 

E si vede che doveva essere un po’ rimasta nel cuore anche a Nimoy quella puntata visto che il telefilm per cui tornò a lavorare, quasi a tempo pieno e a gratis per giunta, fu Fringe, che ha toccato tale tematica come nessuno.
Fu lui che decise di diventare William Bell detto “Belly”, creando un’aspettativa e un alone di mistero difficilmente eguagliabili.
Ispirato chiaramente a Steve Jobs, Belly era il migliore amico di Walter Bishop (il grande John Noble) ed era il fondatore della Massive Dynamic, la più grande multinazionale del mondo di Fringe, anche se bisognerebbe dire dei mondi.

 Belly era “The Master of the Puppets” . Di sicuro non un personaggio che si poteva incanalare e inscatolare in stupide definizioni di buono o cattivo, ma non vogliamo dire di più.

Nimoy ha amato la nostra serie del cuore forse più di noi, dandogli tutto ciò che poteva, anche un tifo da stadio su Twitter da far commuovere persino il fan più duro.

Sul set legò con tutti, in primis ovviamente con John Noble, con cui creò un’amicizia sincera e duratura, tanto che l’attore australiano lo ha salutato commosso e straziato su Twitter così:
“My friend and colleague Leonard Nimoy passed today. A true legend, and a wonderful human being. Sadly missed.”
Tra le citazioni più indimenticabili di Bell vogliamo ricordare:
“Don’t be afraid to cross the line” 
Palese rimando alle parole di Jobs: “Stay Hungry! Stay Foolish!” 

 Ma anche:
"Walter, we gather knowledge faster than we gather wisdom. By now I trust you have ample reserves of both. I hope you've forgiven me."






 Crediamo sia giusto ricordare anche le parole che l’amico di sempre William Shatner gli ha appena regalato sempre tramite Twitter:
“I loved him like a brother. We will all miss his humor, his talent, and his capacity to love.”


Nonché quelle del suo giovane erede Zachary Quinto, che Leonard aveva preso sotto la sua ala protettiva nei recenti Star Trek di JJ Abrams (autore anche di Fringe), diventando suo mentore e amico fuori dal set:
"My heart is broken. I love you profoundly my dear friend. And i will miss you everyday. May flights of angels sing thee to thy rest."


E’ un giorno triste per noi che lo abbiamo amato nelle sue varie interpretazioni ma, allo stesso tempo, siamo felici di averlo potuto vedere agire e ricorderemo sempre con affetto quanto ci ha regalato.
So long, Leonard Nimoy, and thanks for all…


Articolo redatto da Silvia Azzaroli e Simona Ingrassia.

Non perdere neanche una notizia! Seguici su Facebook e Twitter.
Condividi su Google Plus

Articolo di Silvia Azzaroli

3 commenti:

Andy Grim ha detto...

Di fronte ad una trattazione così esauriente non si può che ammirare la passione e la competenza delle autrici. Nella mia ben più modesta posizione di semplice spettatore di cinema e TV ho conosciuto Leonard Nimoy in pratica solo come interprete del mitico primo ufficiale della USS Enterprise, anche se ebbi la fortuita occasione di assistere all'episodio del tenente Colombo, dove il bravissimo attore faceva occasionalmente una parte da cattivo. Concordo pienamente sulle qualità umane di Nimoy, che emergevano anche nelle vesti di Spock, pur accompagnate dalla sua logica razionale. Un caloroso complimento, quindi, per l'ottima trattazione.

Krishel Mir ha detto...

Grazie mille per le tue parole che ci rendono felici. Abbiamo cercato di rendere giustizia all'attore ma anche alla persona Leonard Nimoy e speriamo di esserci riuscite. E' stato difficile scrivere questo articolo perché eravamo molto tristi. Lo siamo ancora.
Di nuovo grazie, fa molto piacere che hai apprezzato il nostro articolo.
Simona.

Silvia Azzaroli ha detto...

Grazie del commento Andy.
Le tue parole, come dice la mia socia, ci rendono molto felici.
E' stato importante per noi parlare prima di tutto della persona Nimoy attraverso ciò che ci ha dato.
Un caro saluto e grazie ancora di cuore, Silvia