VIKINGS - Recensione 4x20 "The Reckoning"

La quarta stagione di "Vikings" è giunta al termine. Per voi la nostra recensione della 4x20 "The Reckoning".

Che la resa dei conti abbia inizio.

Vediamo subito fronteggiarsi l'esercito di Aethewulf e quello vichingo. Si susseguono scene sanguinarie ma mai splatter che si concludono con la vittoria (scontatissima) dei Norreni.

Re Ecbert, che sembra sotto l'effetto di chissà che sostanza, manda via tutti dalla città e abdica in fretta e furia al figlio. Sarò sincera, inizialmente speravo che l'avesse fatto per un briciolo di riconoscenza verso quel povero cristo di Aethewulf.. e invece no!

Re Ecbert morirà da calcolatore fregando addirittura i figli di Ragnar.

Consegna a loro delle terre non sue, evita l'aquila di fuoco e si suicida nel lusso della sua piscina riscaldata.

No ma clap clap Bjorn!

Veniamo ora ai tre momenti più salienti della puntata.

Rubinetti aperti per la morte di Helga, uccisa dalla stessa Tanaruz che poi si toglie la vita. Il dolore di Floki ha distrutto anche me, in particolare ho sentito il cuore spezzarsi durante il suo discorso a Bjorn. Floki è ormai perso, chissà che direzione prenderà questo personaggio nella prossima stagione.

Dopo svariati tentativi nel corso di questa stagione, Ivar in un impeto di rabbia (sapete in fondo lui è una persona calma) uccide sotto gli occhi di tutti Sigurd serpe nell'occhio.

Il rapporto tra i figli di Ragnar non è mai stato roseo e ora, dopo questa piccola parentesi di finta fratellanza per vendicare la morte del padre, torneranno a percorrere strade diverse. Vedremo nella prossima stagione chi seguirà il folle Ivar e chi il saggio Bjorn, ma soprattutto vedremo che fine faranno quelle due inutilità di Ubbe e Hvitserk.

L'episodio sembrava giunto al temine, ma ecco che nelle ultime battute Michael Hirst ci presenta in tutta la sua bellezza e follia il nuovo attesissimo personaggio interpretato dal meraviglioso Jonathan Rhys Meyers. Avrà un ruolo centrale nella prossima stagione e io non sto già più nella pelle.