TWIN PEAKS - "There's fire where you are going, Hawk" Ricapitoliamo in attesa della 3x12 "Let's Rock"


“C’è del fuoco dove stai andando”, Cathrine E. Coulson ci sorprende ancora, la Signora Ceppo torna ad avvertire e guidare Hawk e i telespettatori. Il suo ceppo ha ancora molto da dire.

Il fuoco un altro elemento simbolo della mitologia di Twin Peaks, insieme alla sua forma più moderna, l’elettricità, sono ancora più presenti in questo lungo film da 18 ore, testamento di tutta la poetica di Lynch, capace di donare agli spettatori emozioni e scene memorabili senza mai scadere nel banale o nell’effetto nostalgia fine a se stesso. Lynch ha una chiara visione della sua creatura e anche di cosa deve essere comunicato allo spettatore. Le puntate non seguono uno schema specifico o a comparti come nelle prime due stagioni, i cui vari momenti erano ben delimitati, e non sono prevedibili nel loro contenuto, a volte sono più lineari, altre visionarie, o semplicemente riflessive. Tutti episodi differenti ma resi armoniosi dallo stile e dalla poetica di Lynch e di grande impatto narrativo e visivo.

C’è del fuoco dove stiamo andando, i segnali di pericolo, di qualcosa di orrendo erano presenti in ogni ora di questo revival, e mai come ora ci viene mostrato in questo episodio, equilibrato, lineare, ma che allo stesso tempo terrorizza, e ci porta al cardiopalma per poi lasciarci a ridere di fronte a una comicità Lynchiana, e a farci commuovere, fino ad arrivare esausti e appagati ai titoli di coda dove a ogni episodio ritrovo un senso di malinconia perché è un ora in meno di questa serie cinematografica che niente potrà mai eguagliare o sostituire.

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L’episodio 11 si apre con una scena quotidiana, tre bambini che giocano a baseball,  in un atmosfera che mi ha ricordato Stand By Me, e proprio come in una scena che King potrebbe aver scritto, la palla rotola via e conduce i tre bambini a scoprire il corpo insanguinato di Miriam, ormai priva di forze dopo essersi trascinata fuori dalla sua roulotte.
Nell’episodio non viene più affrontata questa trama, ma possiamo presumere che fosse una di quelle tante telefonate che faceva squillare il centralino di Twin Peaks. Un boom di criminalità, sembravano tutti casi gravi o omicidi e forse è un altro segno del male che sta convergendo a Twin Peaks.


Uno dei bambini che trovano Miriam è il figlio di Mark Frost, oltretutto molto appassionato di Baseball
Una delle chiamate a cui risponde Maggie, è quella di Carl Rodd, nel suo furgone ha una radio che entra in contatto con la polizia, e la utilizza per aiutare Shelley, Becky è scappata con la sua auto e ha bisogno dell’aiuto di Bobby, suo padre.


Se nello scorso episodio, l’avevamo vista succube del marito, Steven, qui, la figlia di Shelley, si trasforma in una furia cieca. Scopre del tradimento del marito (con quella che scopriamo essere Gersten Hayward, interpretata sempre da Alicia Witt) e quando sua madre la raggiunge a casa, le ruba l’auto, senza fermarsi nemmeno quando Shelley si aggrappa al cofano della macchina pur di fermarla.
Amanda Seyfried ci regala un’altra fantastica performance, e cogliamo perfettamente la rabbia incontrollabile di Becky tanto da spaventarci.  Dice di odiare il marito, era andata a cercarlo con una pistola, ma allo stesso tempo, lo giustifica coi suoi genitori al diner, nega il fatto che le usi violenza, è intrappolata in una relazione morbosa da cui non vuole uscire. Sua madre la redarguisce, cerca di consigliarla al meglio, ma se vedevamo una ciclicità nelle storie di Shelley e Becky, scopriamo che è la stessa Shelley a non essere cambiata e a scegliere sempre gli uomini sbagliati. 



















In un momento serio e di unione familiare, sotto il placido e benevolo sguardo di Norma, vediamo Shelley interrompere bruscamente il tutto e correre fuori a baciare Red come una ragazzina, lo spacciatore amante di trucchi di magia molto simili a quelli del nipote di Mrs. Tremond, probabilmente un essere ben peggiore di quanto fosse Leo Johnson.
Le persone possono cambiare, Bobby Briggs nella splendida evoluzione che ci viene mostrata ne è la prova, ma a volte restano le stesse, come Shelley, gli anni non le hanno insegnato a fare le scelte giuste, specialmente in fatto di uomini.
è una scena che, come tutte quelle in cui è coinvolto Bobby Briggs, mi ha portato commozione e malinconia. Ama la sua famiglia e si vede, e probabilmente è proprio per loro che è diventato un uomo migliore. Becky, è bloccata in un rapporto simile a quello di sua madre con Leo, e deve spezzargli il cuore assistere alla storia di abusi ripetersi con sua figlia. E anche se sono separati, è chiaro che tiene ancora molto a Shelley, e vederla correre da un altro uomo, in un momento così delicato e tutto loro, deve averlo ferito, non so se sappia che tipo sia Red, ma è terribile sapere che lui è diventato un uomo migliore, forse proprio grazie al suo amore per lei e che Shelley sia rimasta la stessa, pronta a ricadere nei vecchi errori.

Uno sparo alla tavola calda, muta però l’atmosfera della scena, e, se già con l’intervento di Red, lo spettatore aveva perso le  sensazioni che il confronto tra Bobby, Becky e Shelley stava donando, con il colpo di pistola, le luci si spengono, si perde quel calore familiare e tutto diventa buio.
Lo sparo sembra essere un incidente, un bambino ha giocato per sbaglio con la pistola sotto al sedile del padre, ma tutto sembra anormale, sentiamo che qualcosa non va, ce lo dice lo sguardo di Bobby, nel vedere il bambino  per nulla provato dall’accaduto e con lo sguardo serio, che non sia stato affatto un incidente? Ho come la sensazione che abbia mirato, viene detto che hanno visto qualcuno sparare fuori dall’auto. Che mirassero a Bobby?

Un atteggiamento troppo distaccato per aver appena fatto partire un colpo di pistola per sbaglio
Il tutto accompagnato da un fastidioso e continuo clacson che introduce una donna isterica con in macchina un bambino o bambina che, più somigliante a uno zombie o a un soggetto posseduto, fa capolino dal sedile vomitando una sostanza verdognola e scura. Una sequenza fisicamente disturbante che mi stava facendo venire voglia di urlare e una stretta allo stomaco.
Rimanda sia all'Esorcista, che agli zombie di Romero e anche a due cortometraggi dello stesso Lynch, Six Figures Getting Sick e The GrandMother, in cui già allora Lynch rappresentava il malessere psicologico attraverso il rigurgito.
“Non possiamo fare tardi alla cena. È da tanto che non vede suo zio” dice la signora. “Sta male”. E qui le opzioni sono due, o il bambino è posseduto letteralmente da uno spirito,oppure sono loro stesse delle entità simili a Mrs. Tremond e nipote. 


Se fossero spiriti, potrebbe essere che l’assenza di BOB per 25 anni, abbia causato una carestia di garbomonzia nelle scorte della Loggia, e che quindi, stufi e affamati gli spiriti abbiano abbandonato il loro posto e scendano voraci nel nostro mondo e senza controllo?

Il vomito non è simile a quello di Bad Coop, ma BOB si è ben nutrito tenendosi tutto per lui in questi anni, se il rigurgito e il malessere del ragazzino fossero proprio causa di una mancanza di fonte di sostentamento ?

Con la frase “She’s sick”, se sono spiriti della Loggia, potrebbe non riferirsi  alla bambina o bambino che è in macchina, ma magari alla dimensione della Loggia stessa o a uno spirito supremo, forse la famosa “Mother” ?.

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In questa serie è difficile distinguere i personaggi sopra le righe tipici di Lynch da quelli che veramente vogliono comunicare qualcosa, ma io credo che nulla venga messo per caso e che quella scena non sia solo atta a portare disagio nello spettatore, lo stesso Gotta Light, era sì visionario, ma pieno di risposte. 
Lynch ci sta dicendo qualcosa di preciso.
E sono sempre più certa che Twin Peaks sia una città sorta sulla bocca dell’inferno, corrotta da radiazioni maligne.

Gordon, Albert e Tammy, insieme a diane e Mackley hanno portato Hastings al luogo in cui dice di aver incontrato il Maggiore Briggs, l’accesso alla zona. A loro è lasciata parte dell’investigazione che Cooper non può più compiere e in una sequenza che mi ha fatto arpionare i braccioli della mia poltrona con le unghie, Gordon e Albert si inoltrano nella “zona”, un area infestata dai Woodsmen. 


L'indirizzo è 2240 di Sycamore Street, i sicomori restano un altro elemento ricorrente, li ritroviamo negli alberi di Twin Peaks e in nomi di strade come l'indirizzo di Dougie Jones.



Gordon segue le interferenze, che forse capta il suo apparecchio acustico, lo vediamo muoversi avanti e indietro e dondolare come si faceva con l’antenna della radio o del televisore per migliorare il segnale, mentre Albert si ferma più indietro. 
L’aria si muove, tremola come quando si guarda sopra il calore di un barbecue e Gordon ai nostri occhi e a quelli di Albert diventa sempre più sfocato. Un vortice squarcia il cielo, rivelando l’accesso alla “zona” e un tunnel nero, simile a quello che vediamo quando BOB scende sulla terra. Albert non sembra vedere il vortice, ma sa che qualcosa si sta muovendo, mentre al di là della recinzione ci mostrano un Gordon intento a tendere le braccia al nulla, tutto è nella norma. 


Per la frazione di un secondo, il vortice ci risucchia e vediamo i Woodsmen, su delle scale di un edificio che mi ha fatto pensare alla stanza sopra il Convenience Store, simile al luogo che vediamo in Fuoco Cammina Con Me e che ricorda anche lo stesso quadro grazie al quale Laura entra nella Loggia in sogno.
Ho temuto seriamente di perdere Gordon, per fortuna Albert consapevole che qualcosa non va, lo tira indietro in tempo, proprio prima che il fuoco lo porti via.

"Beh, lo abbiamo scoperto"
"Pare proprio di sì, Albert"

La macchia sul muro può essere la stessa lasciata da Jeffries in Fuoco Cammina Con Me ?
Siamo vicini a vedere questa scena tratta dai trailer promozionali?
Hastings ci lascia, e non potrà più fare “scuba diving” pover’uomo, l’inquietante Woodsman di Christian Calloway si insinua nell’auto e gli fa saltare la testa, probabilmente entrando dentro di lui e spremendolo. In un modo molto simile alla minaccia che Richard Horne aveva fatto alla nonna. Che sia un indizio e conferma della sua natura oscura?


Lynch che commenta la sua stessa serie è una cosa fantastica


Quando si riuniscono nell’ufficio di MacKley, il suo braccio trema, così come era successo a diversi abitanti di Twin Peaks nel finale della seconda stagione. Giove e Saturno si stanno allineando di nuovo dunque? E il disegno di Cole, nella scorsa puntata, può effettivamente richiamare al braccio di BOB che entra nella nostra dimensione a Gastonbury Grove? 
Gordon ha forse previsto e associato un nuovo allineamento dei pianeti che può aprire un ulteriore varco tra il nostro mondo e quello delle Logge?


Una cosa peculiare è che se Gordon e Albert vedono i Woodsmen, lo può fare la stessa Diane, al contrario di Tammy e MacKley, probabilmente.
Laura Dern, in tutta la sua nonchalanche osserva il woodsmen scomparire nella macchina, ma forse in un modo più rassegnato, di fronte a un entità che conosce e sa che non può essere fermata che per vero interesse nella morte di Hastings. 


Non sono ancora convinta che sia un doppleganger o posseduta o dalla parte di Mr. C, il loro confronto in prigione è stato troppo genuino. Sa molto e lo nasconde, e io continuo a pensare a un contatto con Philip Jeffries. Sbircia le coordinate che hanno ritrovato sul braccio di Ruth Davenport (gliele lasciano guardare) eppure non esce a fumare quando avrebbe l’opportunità di farlo, non scopre le sue carte e con reticenza ammette di aver visto il Woodsmen. Resta un personaggio imperscrutabile, eppure non riesco ancora a rassegnarmi nel pensarla dalla parte dei cattivi. Mr. C. in quel caso avrebbe davvero troppe carte a suo favore.


Sono curiosa di vedere quando e come obbligheranno Diane a scoprirsi, Gordon ha notato qualcosa di strano nel loro abbraccio, e sanno che passa informazioni a qualcuno. Se Diane vede i Woodsmen, può essere che abbia avuto un contatto col mondo delle Logge, ed che sia stato questo che ha sentito Gordon ?


Le coordinate indicano una piccola città a Nord. Che possa essere Twin Peaks ? 
Hawk e lo sceriffo Truman, indagano sul posto descritto da Bobby e indicato dal Maggiore, un posto perso nel nulla.



Il monte Blue Pine è un luogo sacro,ci informa Hawk, e sulla mappa sono raffigurati simboli che ogni fan di Twin Peaks conosce bene, ma che non erano mai stati spiegati in modo tanto chiaro. Il fuoco raffigurato, non è simbolo di un accampamento, ma un fuoco molto più simile all'elettricità moderna  e può essere utilizzato sia dai buoni che dai cattivi, dipende dalle intenzioni. I modi di comunicare e di muoversi delle due Logge, sono quindi identici, il fuoco è presente in entrambe ma viene utilizzato in modo diverso. è un elemento neutro ma che viene corrotto dall'uso che ne viene fatto.
C'è una sorta di ambiguità nel significato dei simboli e di antitesi negli stessi. il mais, significa fertilità, ma sulla mappa è nero, ed è quindi portatore di morte., se viene unito al fuoco, otteniamo del fuoco nero.
 Le stelle raffigurate rimandano alla data indicata dal Maggiore, una data quindi, scelta molti anni fa, ai tempi in cui è stata disegnata la mappa. che possa riguardare l'allineamento di Giove e Saturno? 
Non lo sappiamo, ma c'è del fuoco al Jack Rabbits Palace, di quale tipo sarà?
conoscendo Lynch non è detto che lo scopriremo nel prossimo episodio, ma il cerchio si sta chiudendo, e sono sempre più convinta che le storyline investigative di Gordon e Hawk convergeranno molto presto.
Il simbolo del giullare viene posto tra i due monti, ma non dobbiamo sapere cosa significa, non ancora. È troppo presto per lo sceriffo, e a quanto pare anche per noi spettatori. Possiamo solo immaginare quale forma di male si celi dietro il simbolo e non sappiamo se si possa trovare dove il Maggiore Briggs li sta conducendo, ma essendo un posto che legava lui e Bobby, ho la vaga impressione che richiami più La Loggia Bianca che quella nera.
Sulla mappa, accanto al mais corrotto, notiamo anche un tacchino, che fa ripensare alla frase detta da Laura Palmer in Fuoco Cammina Con Me ".
"I'm long, long gone. Like a Turckey in the corn". Una frase che ho sempre pensato si riferisse emblematicamente al suo essere ormai immersa nel dolore e nella corruzione della sua anima, e che la mappa di Hawk sembra confermare.

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Dopo il cardiopalma e l’inquietudine portata da tutto questo, l’inquadratura ci mostra il piazzale della Seven Insurance con la statua del pistolero e i tre palloncini rossi, e non ho potuto che gridare “Dougieeeeee” in un imitazione di Naomi Watts, e il nostro eroe non tarda ad arrivare mentre insegue il suo amato caffè, forse Cooper non è ancora tornato se stesso ma il caffè ha sempre un qual certo effetto.


Abbiamo un confronto coi fratelli Mitchum, Dougie viene spedito da Bushnell a consegnare il loro risarcimento, e Cooper avrebbe rischiato parecchio se non fosse per un altro intervento di Mike e della Loggia. 



Un parallelismo inquietante
L’incontro avviene nel bel mezzo del deserto, Dougie si presenta, del tutto assente, e tra le braccia una scatola di cartone. In un rimando al film Seven, il thiller cult di David Fincher, in chiave comica. 


I due fratelli discutono se è il caso o no di ucciderlo e tutto dipende da quello che contiene la scatola. Grazie a Mike, dentro la scatola c’è niente di meno che una cherry pie, esattamente come nel sogno premonitore del personaggio di Jim Belushi. I due fratelli ottengono così il loro risarcimento da trenta milioni di dollari e Dougie Jones la loro amicizia. 

Cosa c'è nella scatola?! Cosa c'è nella scatola?!
I fratelli Mitchum sono semplicemente fantastici, Robert Knepper e Jim Belushi risultano credibili nei rispettivi ruoli e incredibilmente affiatati, i loro scambi con Dougie sono esilaranti, specialmente quando insistono a brindare e Cooper tenta di rubare il bicchiere di Rodney, a lui comunque interessava solo la damn good cherry pie.
Non pensavo che la questione dei fratelli Mitchum prendesse una piega così farsesca ma l’ho apprezzata moltissimo. 



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Nel momento in cui si sentono le note di HeartBreaking di Badalamenti suonata da Smokey Miles, Cooper sembra per un momento ricordare qualcosa, ma le dolci note accompagnano l’entrata della signora del casinò, colei che aveva vinto proprio grazie a lui.
“Mr. Jackpot” lo saluta, è elegante, e ha riallacciato i rapporti col figlio e sistemato la sua vita. L’incontro con Cooper non l’ha soltanto fatta arricchire, ma l’ha migliorata. 
Nonostante non sia in sé, Cooper persiste a fare del bene a chiunque incontri, migliora i rapporti familiari di Dougie Jones, risolvendo i problemi economici e dimostrandosi più “presente” con la moglie e col figlio, smaschera una frode e fa guadagnare sia l’assicurazione che i fratelli Mitchum,  e porta Ike The Spike a essere arrestato. È un arma anti-garbomonzia praticamente, perché riesce con un po’ di aiuto a disinnescare tutte le situazioni più pericolose.


Il prossimo episodio si intitola "Let's Rock", non sappiamo prevedere dove ci porterà, ma il cerchio si sta chiudendo, Gordon e Albert dimostrano di sapere molto di più di quello che pensavamo e l'evoluzione del braccio è assente da diversi episodi. Se ha posseduto Jerry Horne, è possibile che sia proprio lui a pronunciare quella frase, che nelle precedenti stagioni precedeva la danza del nano?
Voi cosa pensate che accadrà? non ci resta che aspettare domenica sera e scoprirlo.





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Articolo di Cristina F.

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