EMMY AWARDS 2017 - Ecco tutti i vincitori della 69a edizione!



Stanotte è avvenuta la cerimonia di premiazione degli Emmy Awards, alla sua 69a edizione. La cerimonia, presentata dal comico Stephen Colbert, ha visto diverse grandi sorprese, sopratutto nelle serie tv drammatiche, confermando lo strapotere delle emittenti cable. Ora commentiamo insieme le varie categorie e i relativi vincitori!


-Miglior serie drammatica
“Better Call Saul” (AMC)
“The Crown” (Netflix)
“The Handmaid’s Tale” (Hulu)
“House of Cards” (Netflix)
“Stranger Things” (Netflix)
“This Is Us” (NBC)
“Westworld” (HBO)


La nuova serie targata Hulu sorprende tutti e si porta a casa il premio come miglior drama, nonostante gli altri candidati, anch'essi di grande livello. Il drama, tratto dal romanzo distopico di Margaret Atwood, è riuscito a vincere contro colossi come House of Cards o fenomeni contemporanei come This is Us, Westworld e Stranger Things. Ne approfittiamo per ricordare che la serie arriverà in Italia dal 26 Settembre, solo su TimVision, perciò questo riconoscimento è un'ottima opportunità di scoprire o riscoprire questa serie.


 -Miglior attore protagonista in una serie drammatica
Sterling K. Brown (“This Is Us”)
Anthony Hopkins (“Westworld”)
Bob Odenkirk (“Better Call Saul”)
Matthew Rhys (“The Americans”)
Liev Schreiber (“Ray Donovan”)
Kevin Spacey (“House of Cards”)
Milo Ventimiglia (“This Is Us”)


 

Una categoria davvero difficile, dove ognuno di loro meritava decisamente una fetta di vittoria. Dopo aver già vinto un Emmy come miglior attore non protagonista nella serie American Crime Story: The People vs O.J. Simpson, Sterling K.Brown sale un gradino più in alto, portando a casa il premio come miglior protagonista per la sua toccante interpretazione in This is Us, battendo fra gli altri Milo Ventimiglia (che recita nella sua medesima serie), Sir Anthony Hopkins e Kevin Spacey, quest'ultimo ribattezzato dai media come "il DiCaprio della tv", poichè già nominato cinque volte consecutive, senza mai vincere.



 -Miglior attrice protagonista in una serie drammatica
Viola Davis (“How to Get Away with Murder”)
Claire Foy (“The Crown”)
Elisabeth Moss (“The Handmaid’s Tale”)
Keri Russell (“The Americans”)
Evan Rachel Wood (“Westworld”)
Robin Wright (“House of Cards”)



Altro premio per la serie targata Hulu, questa volta per l'attrice californiana Elisabeth Moss, che aveva già tentato due volte di portarsi a casa la statuetta per Mad Men. La sua interpretazione dell'ancella Offred è riuscita a superare attrici del calibro di Viola Davis (già premiata agli Emmy due anni fa), la vincitrice del Golden Globe Claire Foy e Evan Rachel Wood. Insomma un altra categoria davvero difficile.


-Miglior attore non protagonista in una serie drammatica
John Lithgow (“The Crown”)
Jonathan Banks (“Better Call Saul”)
Mandy Patinkin (“Homeland”)
Michael Kelly (“House of Cards”)
David Harbour (“Stranger Things”)
Ron Cephas Jones (“This Is Us”)
Jeffrey Wright (“Westworld”)


John Lithgow si prende il suo sesto Emmy in assoluto per il suo incredibile lavoro come Winston Churchill in The Crown, superando attori come Mandy Patikin, Michael Kelly, David Harbour e Jeffrey Wright, in un altra categoria davvero complessa a modo suo.


-Miglior attrice non protagonista in una serie drammatica
Ann Dowd (“The Handmaid’s Tale”)
Samira Wiley (“The Handmaid’s Tale”)
Uzo Aduba (“Orange Is the New Black”)
Millie Bobby Brown (“Stranger Things”)
Chrissy Metz (“This Is Us”)
Thandie Newton (“Westworld”)


Dopo averci fatto accaponare la pelle in The Leftovers (per cui fu nominata come miglior guest star), Ann Dowd riceve il suo primo Emmy per il ruolo della zia Lydia in The Handmaid's Tale, superando la sua collega Samira Wiley, la giovane Millie Bobbie Brown e Thandie Newton tanto per intenderci. Un premio decisamente meritato per l'attrice 61enne.


-Miglior mini-serie
“Big Little Lies” (HBO)
“Fargo” (FX)
“Feud: Bette and Joan” (FX)
“The Night Of” (HBO)
“Genius” (National Geographic)


Importante riconoscimento per la mini-serie targata HBO, tratta dal romanzo di Liane Moriarty, che ha dovuto competere con altri colossi come Fargo e The Night Of. Un sequel di questa serie è già nell'aria, dove Moriarty potrebbe essere coinvolto nella sceneggiatura.



-Miglior film per la TV
“Black Mirror: San Junipero” (Netflix)
“Dolly Parton’s Christmas Of Many Colors: Circle Of Love” (NBC)
“The Immortal Life Of Henrietta Lacks” (HBO)
“Sherlock: The Lying Detective (Masterpiece)” (PBS)
“The Wizard Of Lies” (HBO)


Eh sì, Black Mirror continua a far parlare di se'. Dopo essere stata uno dei fenomeni più acclamati della fantascienza britannica, Black Mirror si porta a casa il suo primissimo riconoscimento in assoluto agli Emmy, come miglior film per la TV, giustamente dato all'episodio di maggior impatto, dove vediamo come protagoniste Gugu Mbatha-Raw e Mackenzie Davis.


-Miglior attore in una mini-serie
Riz Ahmed (“The Night Of”)
Benedict Cumberbatch (“Sherlock: The Lying Detective”)
Robert De Niro (“The Wizard of Lies”)
Ewan McGregor (“Fargo”)
Geoffrey Rush (“Genius”)
John Turturro (“The Night Of”)


Uno dei pochissimi casi in cui l'attore emergente riesce a battere nomi già noti. Stiamo parlando del primo attore musulmano di discendenza asiatica ad avere un Emmy, vale a dire Riz Ahmed, il quale ha strabiliato nel ruolo del giovane Nasir Khan in The Night Of, battendo attori come Cumberbatch, De Niro, McGregor e Turturro, con cui ha recitato insieme nella mini-serie.


-Miglior attrice in una mini-serie
Carrie Coon (“Fargo”)
Felicity Huffman (“American Crime”)
Nicole Kidman (“Big Little Lies”)
Jessica Lange (“Feud”)
Susan Sarandon (“Feud”)
Reese Witherspoon (“Big Little Lies”)


 

La bellissima attrice australiana vince il suo primo Emmy in assoluto per la sua brillante interpretazione di Celeste nella mini-serie Big Little Lies, al suo secondo riconoscimento, superando attrici come Jessica Lange, Susan Sarandon e l'astro nascente Carrie Coon (nominata nella categoria sbagliata secondo noi, dato che la sua travolgente performance in The Leftovers è stata del tutto sorvolata).

 
-Miglior attore non protagonista in una mini-serie
Bill Camp (“The Night Of”)
Alfred Molina (“Feud: Bette and Joan”)
Alexander Skarsgård (“Big Little Lies”)
David Thewlis (“Fargo”)
Stanley Tucci (“Feud: Bette and Joan”)
Michael K. Williams (“The Night Of”)


Alexander Skarsgard riesce a vincere il suo primo Emmy per Big Little Lies, interpretando Perry, marito di Celeste. L'attore svedese ha superato gente come Alfred Molina, David Thewlis e Stanley Tucci, riuscendo bene nel ruolo del marito violento.


-Miglior attrice non protagonista in una mini-serie

Judy Davis (“Feud: Bette and Joan”)
Laura Dern (“Big Little Lies”)
Jackie Hoffman (“Feud: Bette and Joan”)
Regina King (“American Crime”)
Michelle Pfeiffer (“The Wizard of Lies”)
Shailene Woodley (“Big Little Lies”)


L'attrice, che abbiamo anche visto nella terza stagione di Twin Peaks, riesce a vincere il suo primo Emmy, dopo cinque nomination consecutive, per il ruolo di Renata Klein in Big Little Lies. La Dern ha battuto attrici come Regina King e Michelle Pfeiffer, confermandosi decisamente come una star di livello.


-Miglior serie comedy
“Atlanta” (FX)
“Black-ish” (ABC)
“Master of None” (Netflix)
“Modern Family” (ABC)
“Silicon Valley” (HBO)
“Unbreakable Kimmy Schmidt” (Netflix)
“Veep” (HBO)


La comedy politica targata HBO, già vincitrice per due anni consecutivi nella categoria, si porta a casa il suo terzo premio, arrivando persino a battere il fenomeno Atlanta. Non male per una serie vicina alla sua fine, dato che la prossima stagione, la settima, sarà anche l'ultima.


-Miglior attore protagonista in una serie comedy
Anthony Anderson (“Black-ish”)
Aziz Ansari (“Master of None”)
Zach Galifianakis (“Baskets”)
Donald Glover (“Atlanta”)
William H. Macy (“Shameless”)
Jeffrey Tambor (“Transparent”)

-Miglior regia per una serie comedy
Donald Glover (“Atlanta”)
Jamie Babbit (“Silicon Valley”)
Mike Judge (“Silicon Valley”)
Morgan Sackett (“Veep”)
David Mandel (“Veep”)
Dale Stern (“Veep”)


 
Capirete bene perchè abbiamo unito queste due categorie. Il giovane attore Donald Glover ha fatto la storia agli Emmy, vincendo in due categorie diverse per la stessa serie, rivelatasi un vero fenomeno nel mondo delle comedy. Riguardo alla sua recitazione, ha superato personalità come William H. Macy, mentre per la sua regia, nell'episodio 1x07, ha superato altri due gioiellini come Silicon Valley e Veep.


-Miglior attrice protagonista in una serie comedy
Pamela Adlon (“Better Things”)
Tracee Ellis-Ross (“Black-ish”)
Jane Fonda (“Grace and Frankie”)
Lily Tomlin (“Grace and Frankie”)
Allison Janney (“Mom”)
Ellie Kemper (“Unbreakable Kimmy Schmidt”)
Julia Louis-Dreyfus (“Veep”)


E siamo a sei! Julia Louis-Dreyfus è da record per le comedy, poichè ha vinto sei Emmy consecutivi per lo stesso ruolo, vale a dire Selina Meyer in Veep. Non possiamo che congratularci con lei e chissà che la stagione conclusiva non le faccia fare un bel sette!



-Miglior attore non protagonista in una serie comedy
Alec Baldwin (“Saturday Night Live”)
Louie Anderson (“Baskets”)
Ty Burrell (“Modern Family”)
Tituss Burgess (“Unbreakable Kimmy Schmidt”)
Tony Hale (“Veep”)
Matt Walsh (“Veep”)


L'attore, che noi tutti ricordiamo per 30 Rock, riesce a strabiliare tutti per la sua interpretazione al Saturday Night Live di Donald Trump, davvero dissacrante e che vi consiglio di vedere, un'ottimo eco per i tempi turbolenti dell'America contemporanea.


-Miglior attrice non protagonista in una serie comedy
Kate McKinnon (“Saturday Night Live”)
Vanessa Bayer (“Saturday Night Live”)
Leslie Jones (“Saturday Night Live”)
Anna Chlumsky (“Veep”)
Judith Light (“Transparent”)
Kathryn Hahn (“Transparent”)


Sempre al Saturday Night Live, anche Kate McKinnon è stata esilarante nel ruolo di Hillary Clinton, mostrando ancora una volta che anche le donne sanno davvero far ridere.


-Miglior sceneggiatura in un film per la TV
David E. Kelley (“Big Little Lies”)
Charlie Brooker (“Black Mirror: San Junipero”)
Noah Hawley (“Fargo”)
Ryan Murphy (“Feud: Bette and Joan”)
Jaffe Cohen, Michael Zam and Ryan Murphy (“Feud: Bette and Joan”)
Richard Price and Steven Zaillian (“The Night Of”)


Il quarto episodio della terza annata di Black Mirror mostra la capacità straordinaria di raccontare una storia tanto triste quanto speranzosa e Charlie Brooker riceve il suo primo riconoscimento proprio per questo, costruendo uno dei migliori prodotti TV degli ultimi tempi.


-Miglior regia per una mini-serie
Jean-Marc Vallee (“Big Little Lies”)
Noah Hawley (“Fargo”)
Ryan Murphy (“Feud: Bette & Joan”)
Ron Howard (“Genius”)
James Marsh (“The Night Of”)
Steve Zaillian (“The Night Of”)


Il già candidato al premio Oscar come miglior montaggio per Dallas Buyers Club nel 2013, il regista canadese sbanca anche in TV, col suo primo Emmy per Big Little Lies, per aver riuscito sapientemente a dirigere una storia drammatica con forti connotazioni misteriose, superando altre sontuose direzioni come in Fargo, Genius e The Night Of.



-Miglior regia in una serie drammatica
Vince Gilligan (“Better Call Saul”)
Stephen Daldry (“The Crown”)
Reed Morano (“The Handmaid’s Tale”)
Kate Dennis (“The Handmaid’s Tale”)
Lesli Linka Glatter (“Homeland”)
The Duffer Brothers (“Stranger Things”)
Jonathan Nolan (“Westworld”)

-Miglior sceneggiatura in una serie drammatica
Joe Weisberg and Joel Fields (“The Americans”)
Gordon Smith (“Better Call Saul”)
Peter Morgan (“The Crown”)
Bruce Miller (“The Handmaid’s Tale”)
The Duffer Brothers (“Stranger Things”)
Lisa Joy and Jonathan Nolan (“Westworld”)


The Handmaid's Tale domina anche dal punto di vista tecnico-creativo, con la miglior regia, data a Reed Morano e la miglior sceneggiatura, data a Bruce Miller, entrambi per l'episodio pilota della serie, che mostra con toni forti e decisi il prologo della storia di Offred, mostrando come la serie Hulu sia un prodotto davvero notevole.


-Miglior sceneggiatura in una serie comedy
Donald Glover (“Atlanta”)
Stephen Glover (“Atlanta”)
Aziz Ansari and Lena Waithe (“Master of None”)
Alec Berg (“Silicon Valley”)
Billy Kimball (“Veep”)
David Mandel (“Veep”)


Aziz Ansari e Lena Waithe battono tutti per la comedy Netflix Master of None e non a caso la Waithe è la prima afro-americana a vincere come miglior sceneggiatrice in una comedy, superando i Glover in Atlanta e Kimball e Mandel per Veep.

Ecco i migliori abiti sfoggiati dalle star sul Red Carpet!

Debra Messing in un abito rosso sgargiante


Regina King in un motivo floreale black and white


Julia Louis Dreyfus in un abito nero con mimosa

Eleganza in blu shock per Reese Witherspoon



































Rosso scintillante per Nicole Kidman, assieme al marito Keith



































Abito bianco ed ampio per la giovane Millie Bobbie Brown



































Finn Wolfhard, Noah Schnapp, Gaten Matarazzo e Caleb McLaughlin con dei completini eleganti































































Che ne pensate dei vincitori di questa edizione? Siete sorpresi o delusi dalle scelte? Commentate qui!

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An Anglophile girl's diary
Talk About Telefilm 
British Artists Addicted
Serie tv concept
Once a fangirl,always a fangirl
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Articolo di Ada Bowman

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