GOTHAM - "Solomon Grundy, Born On Monday" Recensione dell'episodio 4x05 "The Blade’s Path"


La morte del giovane Alex, per mano di Ra’s Al Ghul, ha toccato profondamente Bruce, lasciandolo sconvolto. È tormentato dai sensi di colpa ed è pieno di rabbia e vuole vendicarsi di Ra’s Al Ghul, eliminando la sua minaccia una volta per tutte. Si lancia quindi in una missione più che suicida (e anche mal organizzata, lasciatemelo dire) nel carcere di Blackgate, dove l’ecoterrorista è detenuto.

Come era prevedibile da che è uscito il promo,  tocca ad Alfred e Jim Gordon correre a salvare Bruce.
E in tutto ciò, si fanno largo le trame secondarie con l’arrivo di Solomon Grundy nel panorama criminale della città e la ricomparsa di un personaggio che ritorna in modo inaspettato, ma non troppo, mentre Sofia Falcone comincia a stringere un legame col Pinguino.


"The Blade’s Path", è un episodio che si allontana dal precedente, ma non eccessivamente. Ha sacrificato la struttura da procedural, a favore della trama orizzontale, ma concludendo comunque il filone principale degli eventi e mettendo altra carne al fuoco muovendo i fili del mondo della criminalità che tanto la fa da padrone in questa città. La trama riguardante Ra’s Al Ghul, sembra chiudersi, forse in maniera troppo frettolosa, e tutt’ora non ho ben chiaro quale fosse il suo intento. Penso, che il suo piano si rivelerà molto più grande e che ciò che abbiamo visto sia solo la punta dell’iceberg. E lo spero vivamente, altrimenti mi auguro non ricompaia per un bel po’, perché nonostante i villain siano il punto di forza della serie, Ra’s Al Ghul, mi è risultato insipido e ben lontano dal nemico che dovrebbe rappresentare. Ho preferito per dirla tutta la versione di Liam Neeson nonostante fosse differente dall’originale.


In compenso, a controbilanciare un Ra’s Al Ghul non proprio fantastico, entra in gioco Solomon Grundy, e come ci avevano rivelato sin dal comic-con, si mette in combutta con Nygma, più o meno, poi approfondiremo. Per ora, giustamente, abbiamo visto poco di Solomon, ma devo dire che, al di là del make up, per altro su cui si fa una buona autoironia, mi piace. Certo è troppo presto per giudicarlo, ma Butch era un personaggio che si era già esaurito nella prima stagione per quanto mi riguarda, per cui sono stata più che contenta di avere un differente utilizzo dell’attore e del personaggio trasformandolo in un villain del panorama DC.
Finalmente per altro, si muove qualcosa anche nella sotto trama gangster, chiamiamola così. È chiaro che Sofia Falcone vuole entrare nella cerchia del Pinguino per distruggerlo dall’interno, o quantomeno questo sembra il suo intento. Non mi è comunque dispiaciuta come pensavo, perché data la sinossi un po’ fuorviante, stavo temendo il peggio, quindi ho accolto il tutto con un sospiro di sollievo.

 L’episodio si svolge appena dopo i fatti avvenuti in “The Demon’s Head”, Bruce deve fare i conti con le conseguenze delle sue scelte, e sebbene tutti continuino a ripetergli che la morte di Alex non sia colpa sua, il futuro Cavaliere Oscuro non può non avvertire su di sé il peso della sorte toccata a un ragazzo innocente. Pensavo che il tutto lo avrebbe portato a maturare, anche capendo che a volte i sacrifici possono essere inevitabili, e invece, Bruce si dimostra ancora un ragazzo, incapace di gestire queste cose troppo grandi per lui. Anziché pensare a studiare ancora il pugnale e ottenere un vantaggio su Ra’s Al Ghul, decide di espugnare la prigione, praticamente senza un piano, e senza nemmeno chiedersi come mai fosse così facile intrufolarsi in una struttura simile a Fort Knox. Ovviamente viene catturato, perché diciamolo, con delle premesse simili non poteva essere altrimenti. 

Non so esattamente come valutare l’evoluzione o involuzione di Bruce in questo episodio. Da una parte il ragazzo ha compiuto passi importanti, dall’altra mi sembra quasi che gli stessi sceneggiatori si siano tirati indietro perché resesi conto di aver corso troppo con tutta la faccenda del vigilante.


Sicuramente, il gesto compiuto da Bruce a fine episodio è e sarà un tassello importante per la sua formazione, ma tutta la scena con Ra’s l’ho trovata un poco efficace. In confronto all’averlo portato a trafiggere Alfred nel finale della terza stagione, le minacce di Ra’s Al Ghul mi sono sembrate quantomeno poco incisive. Perché minacciare un ragazzo così giovane di tornare a uccidere una sua potenziale famiglia, con moglie e figli, lo trovo in un certo senso poco personale. Bruce è un ragazzino, giustamente ben lontano dall’idea di sposarsi e farsi una famiglia sua, e una minaccia simile fatta a lui, la trovo troppo poco incisiva per spingerlo a compiere un gesto come l’omicidio a sangue freddo.
Non so se mi sono spiegata, ma hanno fatto più effetto le minacce ai suoi affetti attuali, come Alfred, piuttosto che a una futura ipotetica e estranea famiglia, dubito la cosa potesse toccarlo così tanto nel profondo. Voglio dire, Bruce è orfano e Alfred è l’unica famiglia rimastagli, toccare il suo tutore, minacciare lui, poteva essere più efficace anche a impatto emotivo per noi spettatori, ma questi sono dettagli in questa serie per cui non è un qualcosa che inficia più di tanto sulla resa della scena. 


Interessante piuttosto, e inaspettato l’effettivo gesto di Bruce. Gli viene fatta infrangere una delle regole principali di Batman, nonchè il voto che il ragazzo aveva fatto nella scorsa stagione. È stata una mossa avventata, ma voglio vedere dove andranno a parare, Bruce comincia ad avere un fardello pesante sulle sue spalle, e proprio per questo decide di mettere da parte la tuta da vigilante. Non si sente più l’eroe che Gotham merita, ma in ogni caso diventerà l’eroe di cui Gotham ha bisogno. Spero che il suo personaggio segua un percorso coerente e una buona evoluzione, portandolo a maturare senza quindi compiere più azioni così mal pensate e senza che debba sempre essere salvato da Jim e Alfred.
Il povero Alfred, per altro si vede pure criticato nel suo ruolo di tutore, e per quanto lo adori non posso dare a Jim tutti i torti. È  da quando gli ha fatto usare il tritolo in casa per aprire la futura Bat Caverna che ogni tanto dubito del buon senso e dell’effettiva autorialità di Alfred, ma dettagli, io adoro il suo personaggio, e non importa se Master Bruce finisce in pericolo di vita un episodio sì e un episodio sì. E devo ammettere che mi hanno fatto parecchio ridere le critiche di Jim, visto e considerato che la maggior parte delle volte lo coinvolgono nei salvataggi di Bruce, ha tutto il diritto di dire la sua.


Oltretutto il nostro detective è come al solito a lottare da solo contro la criminalità e contro il sistema. I poliziotti non fanno nulla, e tutti gli arresti che compie vengono annullati a causa delle licenze del Pinguino. Harvey, da sempre sua spalla, da quando è diventato capitano in maniera definitiva, si è lasciato ingoiare dal sistema e si lascia sottomettere dalla politica del Pinguino.
Ora, caro Harvey, io capisco che Jim abbia fatto talmente tante cavolate che ci si potrebbe fare una serie (ops), ma l’hai sostenuto mentre infrangeva leggi e faceva le cose peggiori, e ora che è totalmente nel giusto gli volti le spalle? Certo, gli lascia fare quel che vuole, ma Jim è solo e combatte da solo. Non proprio un gesto sensato, né da amico, anche perché la logica di fare il gioco del Pinguino per non perdere il dipartimento mi sembra una bella cavolata visto che in ogni caso l’unico a lavorare e a non essere corrotto resta Jim.
Vabbeh, vi prego, salvatemi Harvey dal baratro di danesi e scrivanie in cui è caduto perché se c’era una cosa bella erano lui e Jim. Era una bromance che funzionava e ci metteva allegria, ed era meglio di qualsiasi storia d’amore potrebbero mai affibiargli (Sofia Falcone...coff coff).
La lotta di Jim al sistema, mi ricorda molto i suoi primi tempi a Gotham e le battaglie per far cadere Loeb, quindi non mi dispiace e il duo tra lui e Alfred, risulta come sempre efficace, tra battutine e critiche.
Per altro, ho avuto la stessa reazione di Jim, se non peggio, a scoprire che Ra’s poteva uscire di prigione dopo aver ucciso un minore con premeditazione, per semplice immunità diplomatica. Uno: non so quanto il capo della Lega Degli Assassini possa considerarsi un diplomatico, due: per un omicidio del genere con tanto di testimoni uno esce così, all’acqua di rose?
Va bene che siamo a Gotham e tutto il resto, e siamo in un universo a sé stante, ma anche no. Ma ricordiamo comunque che è una città dove il peggio criminale può essere eletto sindaco col beneplacito del popolo e supportato da un altro psicopatico, quindi è palese che non dobbiamo farci domande.
Per fortuna per la reputazione del sistema giudiziario, Ra’s Al Ghul, di prigione non vuole uscire proprio per nulla, anzi, aspetta che Bruce venga a regolare i conti. Si congeda da Barbara (esattamente la loro relazione è servita a cosa?) e grazie al cielo ci mostra finalmente un po’ della sua immensa influenza dimostrando di avere corrotto tutta la prigione.
Ora, il suo piano, non è che mi sia chiaro. Certo la  vita eterna per lui è diventata una maledizione (così dice) e può succedere quando usi le fosse di lazzaro come fossero le terme, ma non sono proprio convinta che sia morto, né che volesse effettivamente essere liberato dal suo fardello. 

Ma Barbara lo sa di cotanta bellezza?
A Barbara ha fatto intendere un futuro grandioso, e sappiamo che l’intento del personaggio è quello di distruggere l’umanità per guidare poi il mondo verso un epoca d’oro, che quando l’ha toccata possa averle trasmesso un po’ della sua coscienza?
Ho idea che Bruce uccidendolo abbia fatto il suo gioco, quindi fossi in loro terrei d’occhio le ceneri in caso di resurrezione.

Chi di pugnale ferisce di pugnale perisce

Ma parliamo ora di una delle trame, che sebbene molto secondaria, mi ha soddisfatto.
A Gotham rinasce finalmente da una palude, Solomon Grundy. La sequenza delle sue origini apre l’episodio, e mi è piaciuta molto. Il passaggio dal coma, al risveglio nella palude è molto breve, ma funziona ed è un rimando comunque molto fedele alle sue origini fumettistiche. Al di là dal make up, ricorda molto il villain dei fumetti, e privo di memoria si appropria del nome della filastrocca di Solomon Grundy che sente alla radio. 



Le sue fattezze da zombie, poi, vengono usate anche per dei siparietti con Nygma, a cui Solomon decide di affidarsi perché lo considera molto intelligente e pare conoscerlo, per una persona sperduta come lui è una scelta valida. Come duo, Solomon e Nygma funzionano e mi hanno fatto parecchio divertire.



 Nygma è sempre privo della sua intelligenza, non riesce a rapinare nemmeno una farmacia e vede in Solomon, oltre a una gratificazione d’ego, i muscoli necessari per tornare ad acquisire soldi e potere e con questi cercare un modo per guarire. Ovviamente si finge suo migliore amico, ma se anche gli avesse detto la verità ho il vago sospetto che a Solomon non gliene sarebbe importato granchè, o forse sì? Scommettiamo entro quanto viene a scoprire tutta la verità?



Mi ha divertito quando Solomon offre a Nygma un intero chiosco di Hot Dog. Se Ed e Oswald sono i Desperate Housewife di Gotham (parole di Cory) Nygma e Grundy sono gli Stanlio e Olio della città. Funzionano, sono comici, a dimostrazione che Gotham dà il meglio di se con i siparietti e le situazioni in cui ci si prende poco sul serio.



In ogni caso, il loro percorso li conduce a una bisca di incontri di lotta clandestini e inaspettatamente ricompare un personaggio che non vedevamo da un po’ Lee Thompinks.
A quanto pare, in seguito all’iniezione della cura dal virus, Lee è tornata a Gotham a lavorare per il locale, curando i lottatori della bisca. Ormai abbiamo la prova che frequentare Jim Gordon spinge donne rispettabili verso la criminalità, se non altro Sofia Falcone fa già parte del mondo criminale quindi direi che stavolta Jim casca in piedi, si spera.

Lee, tesoro, perchè ?
Sapevamo che Lee sarebbe stata legata a Solomon e Ed, proprio per delle dichiarazioni rilasciate durante il comic-con, in cui sembra che Lee, Nygma e Solomon, insieme formerebbero una sorta di famiglia. Quindi tra loro dovrebbe nascere un legame affettivo oltre che di collaborazione e questo mi incuriosisce, anche se onestamente Lee dark e nel giro delle scommesse anche no, come possono pensare di riportare lei e Jim insieme? Mah... Oltretutto voglio vedere come Nygma recupererà le sue doti, perché diciamolo vederlo così fa una certa pena. Spero che Lee non tenti di psicanalizzarlo, perché ricordo i suoi fantastici tentativi con Barbara prima del suo “momento shining”, non mi pare qualificata in quel campo.



Meglio di quello che mi aspettavo, ma non benissimo la trama che coinvolge Sofia Falcone e Oswald. Lei, furbetta, cerca di fare breccia nella sua fiducia, ma non mi è molto chiaro perché Oswald si faccia abbindolare da lei con il gulash della madre e quattro moine. Si sa che la madre è un argomento delicato per Oswald, ma proprio per questo il tentativo di Sofia dovrebbe essergli risultato chiaro, e invece si ritrovano complici a scambiarsi aneddoti familiari, ma perché? Cioè davvero, Sofia ha scritto doppiogiochista in fronte, non tenta nemmeno troppo di nasconderlo. A meno che loro due non finiscano a fare comunella.


Solo a me sta scena è risultata un po' creepy?
Comunque è molto brava l'attrice per ora, e anche gli scrittori perchè effettivamente non sappiamo se sofia si stia davvero affezionando a Oswald o se reciti benissimo la parte della ragazza premurosa. Io temo che se si lascia andare il povero Pinguino prenda una sonora batosta, con gli affetti non è mai stato molto fortunato, eh.
Oswald caro, se ti sentivi solo avevi Ivy, che per altro sarei curiosa di sapere che fine ha fatto dopo aver ingoiato quelle pozioni. 
Le future sirene di Gotham non compaiono da un po’ di tempo.

Un episodio che comunque mi ha parecchio divertito, soprattutto grazie a Solomon e Nygma che sul lato comedy funzionano.
Dal canto mio, se Oswald non lo vuole, mi mangio il gulash fatto come lo cucinava mammà perché a me non mi turba. Sperando che il Pinguino non si faccia fregare il trono da sotto il naso in modo stupido, perché vi ricordo che dovrebbe essere un personaggio che ha già acquisito una certa maturazione. Senza contare che se si fa battere da Sofia Falcone, come fa poi l’Enigmista a vendicarsi?

Intanto puntiamo tutti su Solomon Grundy che sono soldi facili.




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Articolo di Cristina F.

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