INHUMANS - Recensione Episodi 1x04 e 1x05


Dai titoli Make Way For... Medusa e Something Inhuman This Way Comes...

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Ci eravamo lasciati qualche tempo fa con l'anteprima del quarto episodio, nella quale avevamo visto la regina Medusa commentare le reazioni del web alla sua infamante e infamata scena del bancomat.
So bene che in milioni siete rimasti in attesa della relativa recensione in questi giorni, ma il destino ha voluto che per stavolta venissero accorpati il quarto e il quinto episodio in un unico post e con un leggero di ritardo. Una cosa un po' seccante, mi rendo conto, ma se proprio doveva capitare non poteva farlo in un momento più opportuno, perché nel quarto episodio di Marvel's Inhumans non succede praticamente niente.
Fan delusi e arrabbiati sparsi per il globo

Sul serio, a parte un paio di scene resta quasi tutto come l'avevamo lasciato. Se non ci credete, siete approdati nel posto giusto.

Il soldato con gli zoccoli era in fuga alla fine del terzo episodio e lo ritroviamo in fuga alla fine del quarto, salvo poi abbandonare in extremis i suoi nuovi compagni d'armi perché ormai per lui sono diventati una famiglia, e lui la famiglia la protegge.
Un legame davvero stretto e indissolubile quello nato intorno a una birra sulla spiaggia e consolidato da una battaglia all'ultimo sangue, la collaborazione che ne è scaturita resterà per sempre nei nostri cuori.

Lo stratega con i tatuaggi, che la volta scorsa era stato adottato dal trio di coltivatori di marijuana, in questo episodio stringe amicizia con la ragazza del gruppo suscitando le ire del leader che lo voleva morto.
Da una parte abbiamo quindi una love story fatta di bagni improvvisati e lezioni di anatomia tenute nella tenda più esposta del multiverso, dall'altra il capo che alla fine di una giornata turbolenta decide di scavare la fossa all'amico appena ucciso, il tutto probabilmente perché con l'aggiunta di un nuovo membro a tavola mancava una sedia e bisognava sempre mangiare a turno.
Stay loose

Ai due monarchi va un tantino meglio, perché quel poco che riesce a portare avanti la trama di una serie giunta a metà stagione accade a loro.

Black Bolt viene portato dal suo misterioso salvatore in un laboratorio segreto dove si studiano gli Inumani, e qui scopriamo che il suo DNA è particolarmente complesso e prezioso per sperare di capire il processo della trasformazione e replicarlo.
Questa informazione arriva alle orecchie interessatissime di Maximus, il quale decide di sospendere l'eliminazione del fratello sperando di riuscire a ottenere un secondo turno al gioco della Terrigenesi. Come immaginavamo, però, i commissari di gara obiettano, e come era facile intuire il neo re li elimina lasciando come unico esponente di categoria l'amico che lo aveva ripudiato dopo il primo turno, finito all'epoca con l'espulsione a vita di Maximus dalla squadra dei superdotati (se non ricordate di che parliamo, vi consiglio di dare un ripassino alle recensioni delle puntate precedenti).
"Ma cosa c'entra Maximus con il nuovo amico di Black Bolt?" sento già dire dai miei giovani lettori, e infatti è proprio una bella domanda. Pare che Mighty Max abbia iniziato non si sa bene quando una collaborazione con una o più persone sull'isola (in una scena degli episodi precedenti avevamo scoperto che anche alcuni mercenari erano ai suoi ordini). Per sapere quanto sia fitta questa rete di contatti, i quali sembrano ignorare la vera natura del loro interlocutore, occorre sperare intensamente che tale sottotrama non faccia parte dell'infelice lista di quelle da sviluppare in una quanto mai improbabile stagione successiva.
La storia di Black Bolt si conclude con la fuga dalla struttura e l'immediato arrivo di Medusa, la quale annienta la squadra di Maximus a suon di sportellate e se ne scappa con il marito e la sua nuova amichetta del cuore.
Hanno mille e uno usi

La parte migliore però, ce lo dice anche il titolo dell'episodio, spetta a Medusa.
La volta precedente era finita a inseguire l'elicottero di un ignaro Black Bolt sull'auto della biondina che lavora per l'albergatore lunare, la quale in questo nuovo episodio sviluppa un attaccamento maniacale verso la regina e tutto ciò che le ruota intorno.
Subito entrambe decidono di adottare la già consolidata strategia di integrazione del re attirando l'attenzione di quanta più polizia possibile, e quando vengono rintracciate nel motel dove alloggiano si vedono costrette a una tragicomica fuga a passo di trolley.
Di trolley.
La scena più epica dell'intero episodio però è quella che segue, che vede Louise tentare in tutti i modi di attirare l'attenzione di Medusa mentre questa tenta in tutti i modi di scrollarsi di dosso la biondina più appiccicosa del pianeta. Arriviamo a un momento a dir poco pietoso in cui la prima snocciola alla rinfusa il suo piccolo dramma familiare e la seconda prova con ogni fibra del suo essere a evitare il contatto visivo peggio che con un venditore di rose, fino al punto in cui la rossa tronca del tutto lo sproloquio della bionda inserendo dal nulla il proprio dramma familiare all'interno della discussione.
Una bellezza degna di una serie che tanto ci ha dato finora e tanto continuerà a darci, perché arrivati a questo punto abbiamo coperto appena metà del percorso.
Meglio non chiamarlo "giro di boa", che se lo sente il Dr. Cox sono guai

Arrivato all'inizio del quinto episodio, mi sono accorto che le cose iniziavano un po' a ingranare. Forse il fatto che entrati nella seconda metà alcuni rami sono stati potati (*cough* surfisti *cough*), forse una regia leggermente più attenta ai tempi, forse semplicemente l'essermi abituato a questa storia come ci si abitua a un ronzio di sottofondo, per la prima volta ho cominciato a seguire le vicende con un barlume di interesse.
Ora non vorrei che vi faceste chissà quali fantasie, non stiamo parlando di un episodio di *inserire una qualsiasi serie si stia seguendo* o di *inserirne un'altra*, ma se prima eravamo a livelli Hercules (meno la musica, quella era fantastica), ora siamo se non proprio a un Hercules 2.0, per lo meno a un Hercules 1.3 (Hercules è e resterà sempre una pratica unità di misura per prodotti del genere).

Che poi non è che succeda chissà che cosa rispetto all'episodio precedente, ma il tutto scorre meglio. Se dobbiamo essere onesti, però, questo quinto capitolo l'ho guardato sotto l'effetto si un blando antidolorifico, perciò se volete davvero godervelo vi consiglio di svegliarvi con un bel mal di schiena, prendere un *** (sempre a stomaco pieno, mi raccomando), attendere qualche minuto che faccia effetto e premere play sul vostro amato home theater.
Attenzione: controlla sempre sul foglio illustrativo quale pillola abbinare alla tua serie preferita, o in alternativa chiedi al tuo farmacista di fiducia

Ora che siamo belli carichi, possiamo affrontare questo episodio dal titolo Something Inhuman This Way Comes... con rinnovata energia e pieni di entusiasmo.
Il personaggio principale qui è Karnak, il quale si risveglia dopo la notte di follie passata con la sua nuova ragazza ed è travolto dallo stupore nel sentirsi attratto da costei nonostante i suoi difetti, cosa che una volta l'avrebbe immediatamente fatto allontanare.
Il tema del suo arco è accettare l'incertezza non come un difetto, ma come un'opportunità di crescita attraverso la scoperta di qualcosa di imprevedibile, insegnamento che acquisirà mano a mano lungo l'episodio.
L'effetto immediato dell'attività ricreativa della notte ormai passata è una rinnovata sicurezza nell'uso dei suoi poteri, cosa che gli permette di tagliare a metà un proiettile con la mano tesa strappando un applauso compiaciuto sia a Neo che a Goku, con Saitama che invece rimane impassibile perché distratto da una zanzara.
Purtroppo i guai con il leader del gruppetto cui l'inumano si era appena unito non fanno che peggiorare, ma alla fine Gorgon giunge in soccorso accorpando finalmente la propria sottotrama a quella del cugino per la gioia di tutti quanti, al di qua e al di là dello schermo.
Ricorderemo sempre con affetto questi momenti

Ma i regali non sono finiti, perché poco dopo entrano in scena anche i coniugi reali col tempismo degno di una sitcom con le risate registrate.
Qui le risate non ci sono, ma al loro posto la produzione ci dona il taglio di altri due rami secchi facendo morire la prigioniera di Black Bolt e Medusa (un membro della squadra di Maximus che i due avevano infilato nel bagagliaio durante la fuga rocambolesca dell'episodio precedente) e facendo sì che la ragazza di Karnak se ne vada per la sua strada lasciando che gli Inumani risolvano tra loro le rispettive divergenze.
Purtroppo Louise non coglie l'antifona e non ci pensa nemmeno a seguire il buon esempio della coltivatrice di marijuana, perché un personaggio così interessante non lo puoi certo abbandonare proprio ora.

La scena finale è dedicata all'ultimo membro del consiglio genetico rimasto in vita, il quale viene reclutato dai membri di quella ribellione che avevamo teorizzato nella prima recensione e che ancora non si era vista.
Come si stia preparando Maximus a questa eventualità non ci è dato ancora sapere, ma in un mondo in cui Max è l'unico a non comportarsi come un bambino mascherato ci risulterebbe difficile credere che non sia stata presa in considerazione la nascita di sacche di resistenza in seguito a un colpo di stato tanto repentino.
Voglio dire, per quanto fosse malvoluto Black Bolt, perfino il re più incapace riesce di solito ad avere almeno un piccolo stuolo di fedeli, giusto?
Ogni regola ha le sue eccezioni

Finiscono così i due episodi centrali, i quali mi hanno fatto capire che con buona probabilità questa miniserie di otto episodi non è nient'altro che la versione allungata del film mai prodotto che ci aveva mostrato Kevin Feige tre anni fa.
Gli avvenimenti di metà stagione si possono riassumere in venti minuti di film, tagliando scene di surfisti e continui riassunti dello status quo (la scena del bancomat naturalmente resta intoccabile). C'è da sperare che negli ultimi tre capitoli si veda una parvenza di secondo e terzo atto, ma in ogni caso la buona notizia è che abbiamo cinque episodi alle spalle e soltanto tre all'orizzonte.

Prima di lasciarvi, non mi è sfuggito certo di aver saltato le peripezie della principessina Crystal, ma la sua storia più di tutte (sì, perfino più di quella del soldato con gli zoccoli) ha bisogno di essere raccontata tutta in una volta piuttosto che per episodi singoli.
Nel terzo capitolo l'avevamo vista fuggire dalle grinfie di Maximus assieme al cane teletrasportante, e se ben ricordate i due erano riusciti a provocare un incidente con un quad pur spuntando in mezzo alla boscaglia in piena notte.
Lungo i due episodi appena recensiti, questa sottotrama si sviluppa nella prima fase di una love story che vede il pilota di quad offrire riparo alla principessa e al suo cane infortunato giusto il tempo di chiamare la sua ex, che è anche una studentessa di veterinaria, per curare il povero animale ferito.
Alla vista di un esemplare di bulldog delle dimensioni di un bulldozer la ragazza si stupisce più o meno come se avesse scorto un maggiolino dal colore insolito; quando poi vede tutta la squadra sparire nel nulla grazie ai poteri dell'animale, la giovane studentessa di veterinaria ci dona una vera e propria dimostrazione di incredulità che esplode in un atono "Oh, my God".
Il tutto si conclude con un altro bagnetto a suon di "vivi la vita" e "akuna matata".
Le origini hawaiane di Timon non erano certo un segreto

L'appuntamento è a molto presto con il sesto episodio e a poco dopo con il settimo e penultimo, durante i quali ci aspettiamo davvero un... beh... dai, vediamo come va.
Passate un buon week-end post-Halloween, se vi va di commentare potete farlo qui sotto, sulla pagina Facebook o su quella del gruppo.


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Articolo di Alberto I

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