RUNAWAYS – Recensione dell'episodio 1x01 “Reunion”



Finalmente possiamo gustarci la nuova serie Marvel grazie a Hulu! Ci è piaciuto il pilot? Vediamolo insieme! Per chi vuole un'introduzione alla serie priva di spoiler vi rimandiamo a questa.
Primo episodio di una prima stagione. Il sipario del pilot si apre su Destiny, una ragazza scappata di casa che viene avvicinata da due uomini apparentemente poco raccomandabili ma che sostengono di volerla aiutare. Non fidandosi, Destiny preferisce aggregarsi ad altre due figure corse in suo aiuto, membri di una comunità chiamata “Church of Gibborim” gestita dalla madre di Karolina.

Chiusa questa parentesi, iniziamo ad avere qualche informazione personale sui sei protagonisti, com'è giusto che sia per un pilot: i ragazzi sono infatti amici di infanzia, allontanatosi due anni prima a causa di una tragedia che vede come vittima Amy, loro amica, nonché sorella di Nico.
Il più tormentato dall'accaduto sembra essere Alex, che, dietro suggerimento di sua madre, cerca di riunire il gruppo come ai vecchi tempi, in onore di Amy ma nessuno degli altri pare interessato all'invito. Avvilito e preso dalla nostalgia, il ragazzo invia agli altri una vecchia foto che li ritrae tutti insieme, la quale alla fine convince gli altri ad andare a casa sua, decisione certamente influenzata anche da alcune “strane” circostanze (come lo svenimento di Karolina dopo essersi tolta un braccialetto che porta da sempre, simbolo della Church of Gibborim o la scoperta di Molly di essere dotata di una forza sovrumana e che tra gli animali che accudisce sua sorella c'è anche un dinosauro). A casa Wilder intanto sta avendo luogo anche un incontro del Pride.


Nonostante siano tutti lì, non riescono a non discutere; Chase propone allora di cercare qualcosa da bere nell'ufficio di Goeffrey (il padre di Alex) dove però sono riuniti i genitori.... in teoria. I ragazzi trovano infatti l'ufficio vuoto e si convincono ad entrare. Qui Alex pensando di toccare una pila di semplici sottobicchieri, apre un passaggio segreto che ovviamente decidono di esplorare.
Scesi dunque in un sotterraneo trovano i membri del Pride nel mezzo di un rito sacrificale, con Destiny come offerta.
Spaventati e confusi i ragazzi si danno alla fuga; il Pride si accorge dell'intrusione ma fortunatamente non sospetta di loro.


Consci del fatto che ciò a cui hanno assistito non è certamente qualcosa di benevolo, i Runaways non sono ancora definibili tali ma forse... qualcosa sta cambiando.

Si direbbe una buona partenza per questa novità firmata Marvel: un buon ritmo e la giusta dose di informazioni ma non troppe da creare confusione a chi non ha già un'idea della trama. A tal proposito potrebbero forse storgere il naso gli appassionati del fumetto a causa delle modifiche per l'adattamento televisivo, prima fra tutti il personaggio di Molly Hayes, che  nella serie è nota come Molly Hernandez, di origini ispaniche ed è forse un po' più grande rispetto al personaggio descritto da Vaughan. 
Il target scelto è molto diverso, sicuramente più giovane rispetto a quello delle altre serie Marvel distribuite da Netflix o Agents of S.H.I.E.L.D., con le quali non sono previsti crossover, ma il cast e la scrittura partono da un buon livello.
Certo è ancora tutto da vedere ma l'entusiasmo non è calato per cui avanti con la visione e Marvel... non ci deludere!


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Articolo di Unknown

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