RUNAWAYS – Recensione dell'episodio 1x04 “Fifteen”



Giunti al quarto episodio, finalmente si inizia ad entrare un po' nel vivo della faccenda.
Il che significa che ci vengono risolti tutti i dubbi creati finora? Non esattamente... ma allora la serie sarebbe già terminata, no?


Presi dal tentativo di rimediare una nuova vittima sacrificale per far riprendere l'essere moribondo che Leslie tiene nascosto nella stanza della meditazione (al cui l'intero Pride sembra in qualche modo essere legato), i membri della congregazione sono tutti sempre più agitati e desiderosi che l'accordo che li unisce, termini quanto prima.

Janet & Victor Stein

A prescindere da ciò che li tiene uniti, ognuno di loro sembra avere situazioni personali segrete che incuriosiscono lo spettatore, arricchendo la visione con piccoli nuovi interrogativi, tentate fughe e segni di cedimento emotivo (in particolare da parte degli Yorke, esasperati soprattutto dall'illegalità delle varie azioni che ciò implica e alle quali sono, a quanto pare, costretti).




I ragazzi invece, proseguono con le ricerche per capire in che modo e in che cosa, i genitori siano coinvolti. A questo punto nel gruppo si presenta una suddivisione di pareri: chi sostiene senza dubbio che i genitori siano degli assassini, chi è convinto che ci sia una razionale spiegazione che li scagioni e chi semplicemente non sa cosa credere.



Tra loro comunque, si rafforzano intanto alcuni legami, parallelamente ad alcune delusioni personali.
Karolina invita Gert a casa sua per cercare qualche indizio su sua madre e non potendo mancare la scoperta del giorno che dia un' ulteriore spinta in avanti alle loro indagini, un file (che verrà poi decriptato da Alex) contenente fascicoli di ragazzi scappati di casa, salvato nel computer di Leslie; indovinate quanti sono...



Più tardi Gert torna a casa e con Molly si imbatte nuovamente nel dinosauro prima nascosto nel seminterrato, il quale si rivela inaspettatamente socievole.
Intanto Karolina confida a Chase quello che le accade quando si toglie il suo braccialetto ecclesiastico mentre Alex raggiunge Nico che, sicura di fare la cosa giusta, tenta di informare la polizia su tutto ciò che sa e che sospetta ma, durante l'attesa alla centrale capisce di non poterlo fare. 



Di contro ai loro progressi ci sono due elementi rilevanti: primo, il Pride pare aver già trovato qualcun altro da sacrificare (e non qualcuno a caso); secondo ma anche più preoccupante, la puntata si conclude con il rapimento di Alex!

Come già detto, finalmente si parte!

Se al termine del terzo episodio poteva star calando l'attenzione, perchè ci stavamo ormai adagiando su dubbi ancora irrisolti posti nel pilot, finalmente la storia entra nel vivo, muovendosi in diverse direzioni, introducendo elementi e dettagli che caratterizzano i singoli personaggi e ne definiscono pian piano i vari punti di vista.

Questo metodo porta lo spettatore a chiedersi costantemente quale sia il proprio parere verso ognuno di loro, aiutando la trama, comunque ben strutturata, a tenere vivo l'interesse.

E fu così che ci ritrovammo carichi di impazienza nell'attesa del prossimo episodio!

Un saluto alle affiliate:
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Recensioni precedenti:
Recensione ep. 1x01 "Reunion" 
Recensione ep. 1x02 "Rewind" 
Recensione ep. 1x03 "Destiny"

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Articolo di Unknown

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