STAR TREK: DISCOVERY - Recensione 1x09 "Into The Forest I Go" (FALL FINALE)


La prima parte di stagione di Star Trek: Discovery si conclude con il nono episodio, in un esito alquanto pretenzioso persino per la storia presentata finora, anche se soddisfacente per pochi aspetti. Diretto da Chris Byrne (American Gods) e scritto da Bo Yeon Kim e Erika Lippoldt (Reign), l'episodio, dal titolo "Into The Forest I Go", ci fa addentrare letteralmente in un impervia foresta, dopo un esito tanto rapido quanto fugace della contesa coi Klingon e lasciando la USS Discovery in una situazione imprevista, che forse alcuni di noi trekkiani avranno già vissuto.


-Al diavolo gli ordini: In questo episodio ritroviamo la scena prologo, assente nei precedenti due. La vicenda si apre con Lorca che riceve dall'ammiraglio Terral l'ordine di ritirarsi dalla zona assieme alle altre navi federali e naturalmente il capitano protesta. Terral spiega che non possono permettersi di perdere la Discovery nella situazione in cui si trovano. Lorca gli ricorda che i Klingon vedono i Pahviani come una minaccia e possono distruggere il loro pianeta in un batter d'occhio, ma l'ammiraglio dice che adesso le menti più brillanti della Federazione si sono riunite per trovare una soluzione concreta per contrastare l'occultamento dei Klingon e invita la Discovery ad unirsi a loro nella base stellare 46. Lorca, con grandissimo risentimento, accetta l'ordine e fa tracciare la rotta per la base. Saru si offre come portavoce degli interessi dei Pahviani, visto i suoi trascorsi con loro e Lorca spiega che stanno viaggiando a curvatura verso la base, che raggiungeranno nelle prossime tre ore, poichè non ha intenzione di andarci. La sua intenzione di disobbedire è data dal fatto che la Flotta Stellare è stanca di combattere i Klingon con continue perdite e quindi nelle tre ore disponibili devono trovare una soluzione per superare il loro occultamento e quando potranno, torneranno a difendere Pahvo. Intanto il capitano va dal tenente Stamets, consapevole del suo attuale stato di salute e gli suggerisce di farsi esaminare dal dottor Culber in tutti i modi possibili.


-Un piano: Lorca ricorda ai suoi uomini che hanno circa due ore prima dell'arrivo alla base stellare e che ha bisogno di una soluzione immediata. Burnham ritiene che l'occultamento Klingon generi un enorme campo gravitazionale, che attira sulla nave luce e onde elettromagnetiche, rendendola impossibile da individuare, ma ogni meccanismo ha delle imperfezioni; sembrerebbe che le radiazioni generate dal campo contengono delle piccole variazioni collegate allo spettro d'occultamento e se si potesse trovare una correlazione fra questi elementi, possono sviluppare un algoritmo per individuare ogni nave occultata. A questo proposito Burnham propone di collocare due sensori all'interno della Sacrophagus per raccogliere dati da mandare sulla Discovery e per farlo serve una squadra d'abbordaggio, che si teletrasporta sfruttando il grande interesse che la Discovery ha per il nemico e anche che appena disoccultati, i loro scudi non si riattivano subito, dando loro una finestra per agire; l'unico incoveniente è che ci vorrebbero dei giorni per raccogliere i dati necessari. Così Lorca pensa bene di sfruttare il tenente Stamets, nonostante il dottor Culber insiste sulla gravità del suo stato di salute, e gli chiede di compiere 133 salti simultanei, per permettere un rilevamento più accurato dei Klingon e qundi una raccolta di dati più rapida e al tempo stesso gli mostra qualcosa di importante: una mappa di tutti i salti compiuti finora dalla Discovery, dove sono state rilevate delle sacche di massa negativa, che potrebbero ricondurre a degli universi alternativi connessi alla rete miceliale, ponendo una nuova frontiera dell'esplorazione da pensare dopo la guerra.


-Uno scopo: Lorca ordina a Tyler di preparare il team di abordaggio e a questo proposito il tenente chiede se Burnham può accompagnarlo. Lorca dice che è fuori questione, ma Burnham gli spiega che l'efficienza dei sensori dipende da dove vengono collocati e che lei, dato che è già stata lì, sa che solo un luogo può dar loro l'accesso di cui hanno bisogno. Lorca le dice che dovrà dirlo ad un altro come fare, perchè lei non andrà. Lei dice la sua su questa decisione:

"Sir, you offered me a place on this ship. [...] You are the captain. But you are not using the full resources to ensure the success of your mission. There is no logic to your thinking. Unless this is about me. I'm here on borrowed time. When you asked me to stay, it was to help you win this war. Given the time I spent on that Klingon vessel, I'm the most qualified crew member to place those sensors. Otherwise, I have no purpose here."

Alla fine Lorca acconsente, chiedendole di ritornare sana e salva a bordo.


-Che i giochi comincino: Culber sta preparando Stamets per compiere i salti, assistito dal cadetto Tilly. Il dottore da' a Stamets un polsino per permettergli di interfacciarsi con lui durante i salti e monitorare il suo stato di salute. Intanto Lorca comunica a tutto l'equipaggio quello che sta per accadere:

"We are about to face the most difficult challenge we have ever attempted. Today, we stare down the bow of the Ship of the Dead. The very same ship that took thousands of our own at the Battle of the Binary Stars. When I took command of this vessel, you were a crew of polite scientists. Now, I look at you, and you are fierce warriors all. No other Federation vessel would have a chance of pulling this off. Just us. Because mark my words, you will look back proudly, and tell the world you were there the day the U. S. S. Discovery saved Pahvo and ended the Klingon war."

Poi ordina di attivare l'allarme nero, pronti per saltare a Pahvo. Intanto anche i Klingon si stanno organizzando per rispondere alla Discovery e Kol ordina ai suoi uomini di prepararsi all'attacco, con lo scopo di distruggere la nave ed impossessarsi del motore a spore, per poi annientare Pahvo.


-Traumi: Burnham e Tyler si teletrasportano a bordo della Sacrophagus, mentre la Discovery compie una serie di manovre per distrarre i Klingon. I due attivano dei dispositivi per mascherare i loro segni vitali (forse un prototipo dei bio-smorzatori usati in Star Trek: Voyager) e vanno verso il primo luogo dove piazzare il sensore. Una volta fatto vanno verso il secondo luogo, ma Burnham rileva un segno di vita umano sul suo tricorder. Tyler dice che i registri federali non menzionavano un prigioniero umano, ma Burnham dice di sfruttare l'opportunità di salvare un umano e ciò non li allontanerebbe dalla loro missione principale. Tyler accetta con del risentimento e le da' 60 secondi prima di proseguire. Una volta arrivati davanti alla porta, Tyler manomette il pannello, come saprebbe fare uno che è stato prigioniero dei Klingon per sette mesi e apre la porta. All'interno trovano l'ammiraglio Cornwell svenuta e Tyler fa un dispiacevole incontro con la sua ex-carceriera L'Rell, che gli fa tornare in mente le torture che ha dovuto subire. Burnham spiega a Cornwell la situazione e l'ammiraglio le spiega che Tyler nel suo stato attuale non può aiutarla. Così Burnham decide di andare in plancia da sola, per piazzare il secondo sensore e promette sia a Cornwell che a Tyler che presto torneranno a casa.


-Connessione stabilita: Burnham raggiunge la plancia e piazza il secondo sensore. A questo punto la Discovery può iniziare la sequenza di salti simultanei, mentre Saru inizia a raccogliere i dati dalla nave nemica e Culber monitora i segni vitali di Stamets dal monitor. Intanto Cornwell cerca di tirare su di morale il tenente Tyler, il quale sotto shock, continua a rivivere le immagini delle torture. L'ammiraglio gli spiega che si tratta di un ricordo e che se non lo hanno piegato allora, non lo faranno mai.


-Faccia a faccia: Le condizioni di Stamets iniziano a peggiorare e Culber chiede di interrompere, ma Lorca dice di continuare e il dottore cerca di manetenerlo stabile. Intanto Burnham sente che i Klingon sono impegnati a trovare L'Rell e nel frattempo scatta l'allarme intruso. Così lei spara ad alcuni di loro e inizia a parlare con Kol attraverso il traduttore universale, definito dal generale un esempio di umana ingenuità, volto a derubarli della loro identità. Burnham spiega che il loro desiderio è comunicare e sa che lui ha sostituito T'Kuvma, così lui le chiede se ha sostituito la persona a cui appartiene lo stemma che ha in mano, vale a dire il compianto capitano Georgiou. Lei gli dice che pensava che il popolo Klingon fosse onorevole, ma non c'è onore nel prendere una nave che non gli appartiene, il cui capo è morto quando lui non era presente e alla fine svela che sa tutto ciò poiche lei ha ucciso T'Kuvma.


-Combattere: Intanto Cornwell e Tyler, ancora sotto shock, ricevono la visita di alcuni Klingon, che respingono con successo. In plancia Kol ringrazia Burnham in modo ironico, dato che lui è asceso grazie alla morte di T'Kuvma. Burnham rimpiange le azioni che hanno indirettamente portato a questa guerra e chiede al generale di riservare la stessa sorte che T'Kuvma ha riservato alla sua migliore amica. Alla fine, da buon Klingon, Kol accetta la sfida.


-Colpo di grazia: La Discovery completa i salti simultanei e Saru calcola che in cinque minuti l'algoritmo sarà pronto, suggerendo a Lorca di saltare in un luogo sicuro per attenderne il completamento. Il capitano non è d'accordo e ordina di restare finchè Burnham e Tyler non tornano a bordo. Intanto Burnham continua a combattere contro Kol, arrivando a ferirlo duramente. Saru riesce ad elaborare l'algoritmo e Lorca ordina di far teletrasporare Burnham e Tyler, ma non da soli; infatti vi sono anche l'ammiraglio Cornwell e L'Rell, la quale salta addosso a Tyler poco prima del teletrasporto. Alla fine Lorca ordina di usare l'algoritmo per penetrare l'occultamento e distruggere la Sacrophagus e la cosa avviene con successo, condiviso dagli sguardi intensi fra Burnham, Tyler, Lorca e Saru.


-Trovare la pace: Terral comunica a Lorca che Cornwell è stata trasportata alla base stellare 88, per ricevere le dovute cure mediche. Il capitano comunica che ora Pahvo è al sicuro e che l'algoritmo sarà trasmesso alla Flotta in circa undici ore e l'ammiraglio gli comunica che molte navi nemiche si avvicinano alla loro posizione e ciò significa che la guerra non è ancora finita, ma la possibilità di vittoria è decisamente aumentata grazie agli sforzi compiuti dalla Discovery, pur se disobbedendo agli ordini. Alla fine Terral ordina a Lorca di tornare alla base stellare 46, per ricevere la Legion d'Onore. Burnham va a trovare Tyler nel suo alloggio, decisamente provato per quello che ha vissuto. Lei gli racconta del loro successo contro i Klingon e lui la ringrazia per averlo sostenuto. Burnham dice di aver invidiato il fatto che apparentemente lui riuscisse a nascondere il dolore che aveva provato e così Tyler le parla di L'Rell, la persona per cui ha gli incubi ogni notte e grazie alla quale lui è ancora vivo, dato il suo particolare interesse per lui e sfruttando questo fattore, lui è riuscito a sopravvivere e a finire su questa nave. Burnham dice di essere felice che lui sia insieme a lei e che finalmente potrà vivere nel modo che merita, cioè in pace. Infine lui dice che la pace l'ha trovata proprio qui con lei e i due si baciano.


-Una nuova frontiera: Lorca convoca il tenente Stamets per comunicargli che la Flotta Stellare voleva dare a lui i meriti della missione, mentre il capitano lo ha proposto poichè è stato lui a correre i rischi facendo tutti quei salti, portando un grande successo nella guerra contro i Klingon. Il capitano ha ricevuto l'ordine di tornare alla base stellare 46 e il tenente suggerisce di fare un salto per velocizzare la traversata. Lorca gli ricorda quanto sia importante il suo successo:

 

"We're gonna win this war on account of you, Mr. Stamets. After this, it's a whole new chapter for Discovery. You've opened a door to a whole new era of exploration. The data provided by the micro-jumps will push us closer than we've ever been to understanding the mysteries of the universe."

Ma Stamets afferma che per lui quello sarà l'ultimo salto, perchè ha bisogno di sapere che cosa gli sta realmente accadendo, anche se quei salti hanno ampliato la sua visione dell'universo. Lorca lo accetta e si complimenta con lui per aver servito la Federazione in modo onorevole.


-Ma che...?: La sequenza finale dell'episodio si articola in dei momenti apparentemente sconnessi fra loro. Tyler fa l'ennesimo scioccante incubo su L'Rell e svegliandosi di soprassalto, va nella sua cella e gli pone un insolito quesito:

"T: What did you do to me? 

L: Do not worry. I will never let them hurt you." 

Intanto la Discovery si prepara per l'ultimo salto, mentre Stamets e Culber, in un momento molto tenero, progettano come trascorrere il tempo assieme. Nell'istante in cui il sistema si attiva, qualcosa va storto. Stamets inizia ad urlare e la connessione del salto si interrompe bruscamente, facendo fermare di colpo la nave. Il tenente cade a terra privo di sensi e i suoi occhi si schiariscono mentre farnetica su delle infinite permutazioni. Lorca chiede un rapporto danni, che apparentemente sono minimi, ma il peggio arriva dai sensori, che Saru tenta di leggere, dando un pessimo responso al suo capitano:

"Captain, I'm afraid I don't know where we are."

L'episodio si chiude con un'immagine abbastanza agghiacciante: la Discovery circondata da una serie di relitti di altre navi, apparentemente non Klingon.


VERDETTO

Quello che possiamo trarre da questo finale di autunno è che la Flotta Stellare ha conseguito un successo importante grazie alla Discovery e alla sua vittoria contro la Sacrophagus e il malvagio Kol, arrivando a salvare anche l'ammiraglio Cornwell. Togliendo quest'unica certezza, il resto è decisamente avvolto nell'ombra, facendo uscire fuori tanti quesiti su quello che è successo. Innanzitutto la riapparizione di L'Rell che ha significato qualcosa per Tyler, ma che cosa esattamente, non lo abbiamo ancora compreso del tutto. Quella domanda posta dal tenente alla Klingon ha riaperto la questione sulle vere origini di Ash Tyler, oggetto di una teoria di cui parleremo nei prossimi giorni. Altro tema che naturalmente avvolge nel dubbio il tutto è il fatto che la Discovery sia finita in una sconosciuta zona dello spazio, dato che al tenente Stamets gli piace osare un po' troppo, come se 133 salti simultanei non fossero stati sufficienti per la sua salute precaria. Lo so, molti di voi si staranno chiedendo se hanno già vissuto questa situazione, anche se in maniera diversa e anche a me è sembrato lo stesso. Ma atteniamoci alla versione per cui sia un caso, perchè altrimenti sembriamo troppo bacchettoni. E ritornando al concetto di pretenzioso espresso nell'introduzione, in questo episodio si è palesato quel dannato tentativo di accostare il mondo utopistico e idealista creato da Gene Roddenberry al cupo immaginario appartenente alle serie contemporanee, una commistione che per chi non ha mai visto Star Trek può essere facile da digerire, ma per chi conosce davvero quell'universo è difficile e arduo assaporare un certo tipo di serie sotto questo registro. Questa è l'idea tratta da questi nove episodi e nell'attesa della seconda parte, magari si potrebbe rivalutare il tutto e sperare in un'evoluzione positiva.

Continuate a seguirci per notizie in tempo reale sul nuovo capitolo di Star Trek, in attesa della seconda parte di stagione, con inizio previsto per il 7 Gennaio 2018!

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Articolo di Ada Bowman

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