Finalmente abbiamo una data ufficiale per il ritorno dell'eroina più problematica e affascinante di New York! L’8 marzo infatti andrà in onda su Netflix la seconda stagione di Jessica Jones e l'hype è già volato alle stelle.

Qui trovate il trailer ufficiale.

Traduzione

Jessica: Tutti hanno dei segreti. Se non i loro, quelli di qualcun altro.

Jessica: Cosa sei? Come sei diventata così? Hai intenzione di uccidermi?

Ragazzo: Davvero te lo chiedono?

Jessica: Capita.

Trish: Sapere quello che ti hanno fatto potrebbe aiutarti.

Jessica: E se affronto il problema e peggioro? Ho già ucciso qualcuno.

Jessica: Se dici “da grandi poteri derivano grandi responsabilità” giuro che ti uccido.

Ma la notizia straordinaria è che rivedremo sicuramente Kilgrave! Jessica può anche averlo ucciso nell’ultimo episodio della prima stagione, ma questo non significa che si sia dimenticata di lui o di quello che le ha fatto.

E la presenza persistente di Kilgrave non sarà l’unico problema di Jessica nella seconda stagione. Certo, ha appena aiutato a salvare New York City, ma quello che è successo ne The Defenders era solo una breve interruzione nella sua storia.

Alla fine, il mistero di Jessica stessa potrebbe essere il caso più difficile da risolvere.

Qui riportiamo la recente intervista di Entertainment Weekly con Krysten Ritter e la showrunner Melissa Rosenberg.

ENTERTAINMENT WEEKLY: Krysten, com’è stato avere di nuovo David sul set insieme a te?

KRYSTEN RITTER: E' stato fantastico. E’ stato così bello nella prima stagione che il suo ritorno è sembrato una celebrazione. Il contenuto forse non è tanto una festa [ride], ma averlo lì presente e passare del tempo con lui a livello personale lo sembrava davvero. Ho visto la foto che state diffondendo. Mi ha tolto il respiro guardarla perché interpretare Jessica è l’esperienza più soddisfacente della mia vita dal punto di vista creativo, ma è anche la più difficile. Nel vedere quella foto ho pensato “Oh mio dio!”. Il mio cuore si è spezzato di nuovo per lei.

EW: Qual è stata la sfida più grande nell’immergervi nuovamente nel mondo di Jessica? E’ passato molto tempo dalla messa in onda della prima stagine.

MELISSA ROSENBERG: Affrontare una pagina vuota fa intimidire, ma si pensa “In che tipo di viaggio personale, emozionante, eccitante e sorprendente stai per portare Jessica?”. Trovare quella storia è una sfida enorme e lo sarà sempre.

RITTER: E' anche una benedizione avere quella pausa tra la prima e la seconda stagione. E’ stata una fantastica opportunità per lo sviluppo della storia grazie al tempo in più che hanno avuto Melissa e il team per scrivere. Ci ha permesso di andare ancora più nel profondo. E per quanto riguarda me ho fatto The Defenders e Jessica Jones di seguito quindi ho trascorso 12 mesi nei panni di Jessica.

EW: A proposito, com’è cambiata la vita di Jessica da The Defenders? Dove la troviamo all’inizio della seconda stagione?

RITTER: Penso che Jessica sia in un momento buio all'inizio della nuova stagione. The Defenders ha avuto luogo in una settimana, quindi è stato un periodo breve per lei e non ci siamo concentrati troppo su quello.

EW: Melissa puoi raccontarci quali domande e quali temi volevi trattare nella seconda stagione?

ROSENBERG: Nella prima stagione ci siamo concentrati sul trauma di Jessica e sull’affrontare l'uomo che abusava di lei, ma nella seconda volevamo scavare ancora più nel profondo. Come abbiamo visto nella scorsa stagione, lei era già incasinata ancora prima che Kilgrave entrasse nella sua vita, quindi si trattava solamente di andare a scavare più a fondo in quel caos, arriva al centro del suo essere. Questo era il nostro obbiettivo.

EW: Cosa intendi dire? Il focus di questa stagione è sul suo passato prima di Kilgrave?

ROSENBERG: Non so quanto possiamo dire..

RITTER: Penso che quello che possiamo dire è che abbiamo creato una storia molto personale. Se la prima stagione era più nella sua testa e nella sua mente allora la seconda sarà nel suo cuore. Questa stagione è più commovente. E’ ancora un thriller psicologico, ma è più un thriller emozionante questa volta. [ride] Ho pensato subito a questo!

EW: Cos’altro possiamo aspettarci dalla seconda stagione? Ci sono alcune nuove aggiunte nel cast, come Janet McTeer.

RITTER: Con una nuova struttura più emozionale devi espandere il mondo oltre la mente di Jessica. Abbiamo fatto in modo che ci siano anche la storyline di Carrie-Anne Mosse e Hogarth, quella di Rachel Taylor che interpreta Trish, e di Eka Darville che intepreta Malcolm, così da dare più opportunità di sviluppo e creare un mondo un po’ più grande. Lo show è ancora totalmente incentrato su Jessica, ma i personaggi di secondari avranno dei momenti per brillare in questa stagione.

EW: Devo chiederlo – è appena uscito il trailer di Avengers: Infinity War e sembra che New York sia sotto attacco. Si sa se qualche "eroe della strada" avrà a che fare in qualche modo coi film?

ROSENBERG: Assolutamente niente. I nostri partner sono Marvel e se facciamo qualcosa che contrasta con la loro continuità ci orienterebbero verso la giusta strada, quindi per ora siamo apposto. Siamo molto concentrati sul nostro mondo.

EW: Ora, questa stagione è stata scritta e girata prima che dilagassero gli scandali degli abusi sessuali. Jessica Jones è uno show che si occupa in modo profondo dell’abuso sessuale e del trauma. Cosa pensate della rilevanza dello show a questo punto e in che modo l’industria dello spettacolo potrebbe essere un posto più sicuro per le donne?

ROSENBERG: Beh noi eravamo un po' sulla cresta dell'onda. E’ semplicemente la natura del nostro show. Una donna è la protagonista e una donna lo dirige e questo è un modo di cambiare le cose.

RITTER: Sì sentivamo già di star facendo qualcosa. E' una situazione davvero unica quella del nostro show perché è tutto al femminile: il personaggio principale è una donna, è scritto da una donna, e anche quando arriva la crew fanno sempre dei commenti su come l’energia sia diversa sul set… C’è un vero potere femminile nel nostro show e credo si noti chiaramente.

ROSENBERG: E' affermazione. E’ un esempio di come Hollywood può e deve lavorare. Personalmente sento che con tutto quello che sta accadendo per noi è un po’ tipo “Hey ragazzi, noi l’abbiamo sempre fatto”. Non è così difficile, sai? Non è così difficile farlo nel modo giusto.