STAR TREK: DISCOVERY - Recensione 1x10 "Despite Yourself"


Cari lettori, si riparte con il secondo capitolo della prima stagione di Star Trek: Discovery, in un decimo episodio che ci ha fatto sembrare di essere in una serie completamente diversa. Intitolato "Despite Yourself", questa puntata era estremamente attesa dai fan della saga per la presenza in cabina di regia di Jonathan Frakes (interprete di William T. Riker in The Next Generation e regista di due film e di svariati episodi delle varie serie precedenti), con sceneggiatura di Sean Cochrane, e le aspettative, almeno in questa midseason premiere, non sono state deluse. La USS Discovery si ritrova in una zona (s)conosciuta dello spazio, dove nulla è come sembra, mentre dall'interno si sta per abbattere qualcosa di altrettanto pericoloso.


-Dove siamo?: Il prologo riaggancia direttamente con l'episodio precedente, dove vediamo la USS Discovery in mezzo a un campo di detriti di varie navi. Lorca ordina di attivare l'allarme giallo, mentre chiede a Saru dove si trovano. Il Kelpiano cerca di ricalibrare i sensori e nota che c'è stato un combattimento, fra delle navi della Federazione, la cui traccia appare assai anomala, e i Klingon, apparentemente sconfitti, e alla fine afferma che le coordinate del salto erano corrette, ma niente è come dovrebbe essere. Intanto Tyler arriva in plancia e il timoniere rileva un incrociatore Vulcaniano in avvicinamento. Lorca fa aprire un canale e cerca di contattare la nave, da cui non arriva alcuna risposta. A un tratto la nave Vulcaniana energizza le armi e fa' fuoco sulla Discovery e una nave federale, la Cooper interviene in loro aiuto, definendo i Vulcaniani come dei ribelli. Ciò crea un certo dubbio nell'equipaggio e nel frattempo Tilly dice che Stamets è privo di sensi e che il motore a spore è attualmente disattivato. Saru nota che anche le tracce della Cooper e della nave Vulcaniana sono estremamente anomale e Burnham dice che ciò non è possibile, visto che ogni corpo materiale ha un identica traccia quantica e Lorca la corregge, dicendo che potrebbero non trovarsi nel loro universo.


-Tornare a casa: Lorca espone a Burnham e Saru la possibilità dell'esistenza di universi paralleli e la sua teoria secondo cui il motore a spore poteva permetterne l'accesso, cosa che avrebbe constatato col tenente Stamets dopo la guerra. La zona in cui loro si trovano fa pensare che la rete miceliale su cui viaggiano le spore sia molto più ampia del previsto e che i loro salti consecutivi su Pahvo devono aver avvicinato uno dei punti più estremi della rete. Burnham afferma che il loro algoritmo scoperto per eludere l'occultamento Klingon non potrà mai arrivare alla Flotta Stellare ed è per questo che devono trovare un modo per ritornare a casa. Lorca si sente responsabile per aver troppo pressato Stamets e che ora il loro compito è capire dove si trovano e come sopravvivere.


-Delirio: In infermeria il dottor Culber assieme a Tilly cercano di stabilizzare Stamets, il quale continua a ripetere di trovarsi in un palazzo. Quando il dottore si avvicina, il suo compagno lo spinge a terra e Tilly si scusa con lui per non averlo avvertito delle condizioni di Stamets e il dottore le ricorda che lui è il suo superiore e che stava eseguendo solo i suoi ordini. Poi Lorca arriva in infermeria e chiede al dottore come sta il tenente e lui spiega che alterna stati catatonici a stati deliranti e il capitano dice che lui sa di essere responsabile per Stamets, dato che lui è il suo capitano, al punto da voler assegnare il caso a un'altro dottore. Culber capisce che in realtà Lorca vuole far dimenticare la cosa, ricordandogli il fatto che hanno dovuto chiudere un occhio sulla salute di Stamets per usarlo nella guerra e perciò gli dice che è la persona più qualificata per aiutarlo. Il capitano realizza che è personalmente coinvolto e che anche il suo bisogno di vincere la guerra ha fatto sì che loro finissero in questa situazione.


-Essere professionali: Il tenente Tyler esce con una capsula per raccogliere informazioni, monitorato da Burnham. Lei rileva sui sensori un modulo dati centrale di fabbricazione Klingon fra i rottami, probabilmente intatto, dove potrebbero scoprire quanto i Klingon sappiano dell'universo in cui si trovano. Così Tyler va verso la posizione del modulo e inizia ad avere nuovamente delle angoscianti visioni sulle torture subite. Burnham manifesta una certa preoccupazione per lui, dato che ha perso il controllo del veicolo. Alla fine il tenente si riprende e dice che ci sono due cadaveri davanti a lui, rispettivamente un Andoriano e un Vulcaniano, per poi prendere il modulo. Intanto Lorca nota l'ansia di Burnham e le dice di rilassarsi, ricordandole che bisogna agire nella maniera più professionale possibile, date le circostanze.


-Confusione: Tyler va a trovare L'Rell in cella e le dice che non potrà più fargli del male e la Klingon afferma che non era sua intenzione farlo. Poi lui gli chiede che cosa gli ha fatto quando era sulla nave prigionieri e lei inizia a parlargli dei suoi strani appetiti e che lo hanno fatto assieme. Tyler le parla di alcune visioni riguardanti fatti che lui non ricorda, degli interventi chirurgici che lui avrebbe subito. L'Rell lo invita ad aprire la sua cella per conoscere le risposte e lui esegue, dicendole di non sentirsi più se stesso. Lei gli risponde che ha un altro nome e gli recita un' antica preghiera Klingon, che a quanto pare anche lui conosce bene. Il tenente diventa aggressivo al punto da cercare di strangolarla, ma alla fine desiste e spaventato esce dalla cella. L'Rell, sconcertata dall'esito inaspettato delle sue parole, sente che presto lui tornerà da lei. Burnham raggiunge il tenente per cercare di capire che cosa gli è successo nella capsula e lui le parla delle sue visioni e la ringrazia per averlo coperto. Burnham gli suggerisce di parlarne con Lorca, ma Tyler le dice che ora sono in un altro universo e che non è consigliabile metterlo in quarantena totale per le sue condizioni. Dunque per il momento lei dovrà fidarsi di lui e del fatto che potrà cavarsela finchè non torneranno a casa.


-Impero Terrestre: Tilly chiama Burnham in sala macchine per fornirle i dettagli sul modulo recuperato dal tenente Tyler. Il cadetto afferma che il nucleo è Klingon, ma i componenti esterni sono decisamente Vulcaniani, facendo pensare che in questo universo i Klingon, i Vulcaniani e gli Andoriani siano in qualche modo alleati, contro la Federazione. Così Burnham analizza il modulo e fa' una scoperta decisiva: sono in un universo parallelo, non governato dalla Federazione, ma da una forza belligerante e composta di soli umani conosciuta come Impero Terrestre. La maggior parte delle navi e delle persone che esistono nell'universo principale esistono anche in questo, una versione completamente antitetica a quella della Federazione, aggressiva, razzista e xenofoba, guidata da un imperatore senza volto. Opposti a loro vi è una forza ribelle composta da specie non umane, le quali cercano di distruggere l'Impero per ritrovare la libertà. La cultura di quest'Impero è basata sull'odio e quindi loro non potrebbero mai ragionarci. Intanto la Cooper li contatta, convinti che siano la Discovery parallela e l'equipaggio non sa come rispondergli, mentre Saru realizza che la versione opposta della Discovery si trova nel loro universo, dato che la sua traccia è scomparsa quando sono arrivati. Burnham fa un'indagine attraverso la banca dati e scopre che Tilly in questo universo è il capitano della Discovery e il cadetto si accinge a rispondere, mentre Saru camuffa la traccia per aderire a quella dell'universo parallelo, assieme a Lorca che tenta di fare una malsana copia dell'accento scozzese di Scotty. Il capitano propone al suo equipaggio di prepararsi per apparire più adeguati a questo universo, come se fossero l'altra Discovery. Così ognuno si prepara per apparire come la propria controparte, con le favolose uniformi alternative e cambiando persino la sigla da USS a ISS.


-Sempre vicini: Burnham raggiunge Lorca nel suo ufficio per comunicargli le sue scoperte sulle loro rispettive controparti. Lei è data per morta, mentre lui è un fuggitivo ricercato per il suo omicidio. Lei comandava la Shenzou e lui la Buran, intento ad attuare un colpo di stato ai danni dell'imperatore. Lei era stata assegnata alla sua cattura e durante la missione, uno dei suoi seguaci ha abbattuto la navetta dove lei si trovava, facendo sì che lui fuggisse prima che l'imperatore facesse la Buran in mille pezzi. Lorca è deluso di non poter trovare una versione migliore di se' e sottolinea quanto alla fine lui e Burnham siano vicini:

"L: Amazing, isn't it? Different universe, but somehow the same people had a way to find each other. The strongest argument I've ever seen for the existence of destiny.


B: I'm not sure if I believe in destiny.


L: Well, is that so? Sitting in that cell all alone, facing a life sentence of solitude, future full of misery. A little part of you had to know that wasn't the end of your story. You were destined for something more.

 

B: Destiny didn't get me out of prison, Captain. You did that."

Lorca le chiede informazioni sull'imperatore e Burnham spiega che tutto ciò che si sa è che una persona selvaggia. Il capitano sottolinea che dopotutto il fatto che loro siano dei fantasmi potrebbe essere un vantaggio, visto che c'è una possibiltà di uscirne, cosa di cui viene informato anche Saru. A quanto pare la Discovery non è l'unica nave della Federazione trovatasi nello Specchio; infatti c'è stata un'altra nave, la USS Defiant, la quale sarà vittima di una strana anomalia temporale che l'ha portata in questo universo alternativo (un evento menzionato in svariate occasioni all'interno della saga, a cui dedicheremo un articolo in seguito). Dato che la nave in questione è di classe Constitution, non può esserci arrivata attraverso la rete miceliale e scoprire come è avvenuto può dare loro una possibilità di tornare a casa. Perciò Lorca propone di abbordare la ISS Shenzou, per scoprire quanto più possibile sulla Defiant, piano disapprovato da Saru, e a questo proposito Burnham dovrà tornare come capitano della Shenzou, con Lorca come prigioniero e una volta trovato ciò che serve, dovranno tornare indietro.


-Il nemico è alle porte: Tyler va in infermeria e chiede al dottor Culber di fare degli esami approfonditi su di lui, per capire che cosa gli hanno davvero fatto i Klingon. Il dottore ipotizza la possibilità di un lavaggio del cervello o di alterazioni di personalità e gli chiede che cosa si immagina sia accaduto, se soffre di sbalzi di umore o altro. Tyler gli chiede solo di garantirgli che sia idoneo per aiutare i suoi compagni, i quali lo hanno salvato a loro volta. Alla fine il dottore gli propone una serie di analisi, suggerendo di riposarsi un po', ma il tenente si oppone. A un tratto Stamets ricomincia a delirare e urla a Tyler di "uscire dal palazzo". Il dottore va da lui e cerca di tranquilizzarlo, baciandolo, ma il suo compagno lo avverte di un imminente pericolo:

"Be careful. The enemy is here."



-Capitano Burnham: Tilly sperimenta una certa ansia nell'inscenare il ruolo di capitano e Burnham le ricorda che la forza dell'Impero Terrestre è nata da una pura necessità, perchè vivono in uno stato di paura costante, e questa forza è solo facciata, mentre lei avrà il sostegno del suo intero equipaggio, che crede davvero in lei. Così le due vanno in plancia e Tilly ordina di aprire un canale con la Shenzou. A rispondere è il capitano Connor, che Burnham riconosce come capo operazioni della vera Shenzou, morto durante la Battaglia delle Stelle Binarie. Poi lei si mostra a Connor, il quale appare sorpreso di vederla ancora viva e lei mostra il suo prigioniero, il quale poco prima ha inscenato una ferita alla testa in modo assai rozzo. Burnham chiede a Connor di farla rientrare sulla sua nave e lui la informa di un forte gruppo ribelle che minaccia le loro attività nel sistema e organizza il loro arrivo.
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-Lato oscuro: Culber convoca Tyler per comunicargli delle scioccanti scoperte che lo riguardano. Vi sono delle cicatrici attorno a ogni suo organo, apparentemente causate dalle innumerevoli torture subite. Ma in realtà i Klingon hanno praticato degli interventi mirati, riducendo la dimensione degli organi ed hanno apparentemente installato un nuovo strato di personalità sopra a uno strato preesistente, facendo pensare che i Klingon lo abbiano completamente trasformato, fisicalmente e mentalmente. Tyler è confuso al riguardo e Culber gli promette che scoprirà quanto più possibile, ma il tenente dice che hanno bisogno di lui. Il dottore si rifiuta, dicendo che lui deve fare tutti gli accertamenti possibili. A un tratto si sente una voce che parla in Klingon e Tyler spezza con rapidità il collo al dottore, sotto gli occhi del delirante Stamets, il quale ripete che il nemico è vicino.


-Pugno di ferro: In plancia Lorca e Burnham si preparano per essere teletrasportati sulla Shenzou, mentre Saru avrà il comando della Discovery fino al loro ritorno. Intanto il ritardatario Tyler si unisce a Burnham e Lorca, apparentemente in uno stato di confusione. Prima di partire il capitano Lorca informa i suoi colleghi sui rischi della missione:

"From now on, we're Terrans. Decency is weakness, will get us killed. And the lives of everyone on this ship and in the Federation are at stake. So you do what you must. Whatever you must. To anyone."

I tre vengono teletrasportati a bordo, accolti da Connor, e il capitano Burnham già si cala nel suo nuovo ruolo in maniera egregia, scortando personalmente Lorca nella prigione, che in realtà risulta essere una camera di tortura dall'aspetto inquietante. Connor propone di usare la forma più dolorosa per Lorca ma Burnham dissente, ricordandogli il prezzo della sua insolenza. Poi chiede di farsi condurre in sala tattica per controllare dei file. Nel turboascensore Connor racconta che lui dopo la sua scomparsa è sempre rimasto in cima e l'imperatore ha apprezzato il suo operato, ma il suo equipaggio non gli è fedele quanto lo fosse con lei e così ingaggia un duello con Burnham, da cui lei esce vincente, uccidendo Connor sotto gli occhi degli ufficiali di plancia. Acclamata per aver (ri)acquisito il comando, Burnham si siede sulla sua poltrona e gli ufficiali invocano il famoso motto dell'Impero Terrestre (sequenza davvero da brividi). Nel suo alloggio Burnham si incontra con Tyler, comunicandogli che al momento non ha raccolto altri dati sulla Defiant e che l'equipaggio la tiene d'occhio di continuo. Il tenente espone il suo pensiero al riguardo (sperando che le sue parole siano sincere):

"Whatever you do, whatever this place makes you do, whatever happens to you. Or me. However we change I am here to protect you. Nothing will ever stand in the way of that. Nothing."

Burnham ricambia quelle parole e alla fine i due si concedono un momento di intimità. L'episodio si conclude con lo sfortunato Lorca, che sta subendo le torture agonizzanti dell'Impero Terrestre. 
 

VERDETTO

Star Trek: Discovery è tornata con la seconda metà di stagione, presentando una story-line decisamente stuzzicante per i fan più accaniti. In generale gli episodi ambientati nello Specchio hanno sempre creato un certo fascino e questo non è stato da meno, aprendo alla possibilità di un focus maggiore su questo universo tanto pericoloso quanto enigmatico. Questo decimo episodio, il migliore finora, si è mosso su due linee, che sostanzialmente coincidono. L'equipaggio della Discovery, sperduto in una zona sconosciuta, unisce le proprie forze, arrivando persino ad adattarsi per sopravvivere in un ambiente tutt'altro che ospitale, il tutto mentre la teoria più chiacchierata della serie sembra concretizzarsi, facendo una spiacevole vittima, il dottor Hugh Culber, ucciso sotto gli occhi del suo compagno, attualmente fuori gioco (anche se i suoi stati deliranti potrebbero avere un senso). Ora tutto resta incerto e ciò rende la cosa decisamente più allettante, lasciandoci con molti quesiti, ad esempio se la Discovery tornerà a casa, se Burnham saprà la verità su Tyler e come reagirà al riguardo, se ci saranno altre vittime (speriamo di no), se rivedremo altri volti familiari, come Connor, che sapevamo morto nell'universo principale o che cosa stia combinando l'altra Discovery nell'universo principale. Insomma, a quanto pare il Numero Uno di Picard ha portato bene alla serie, la quale con una prima parte non brillante, ha riaperto alla possibilità di miglioramento, sperando che avvenga.

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Articolo di Ada Bowman

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