GAME OF THRONES - recensione dell'episodio 5x09 "The Dance of Dragons"

Winter is coming!
La penultima puntata, come nella tradizione di Game of Thrones è stata in assoluto la più scioccante della stagione. In questo ha sicuramente raggiunto il suo obiettivo e credo che per i non-lettori sia stata una grande puntata (mentre i lettori saranno rimasti quanto meno perplessi da alcune scelte degli autori). Continua a leggere per il commento all'episodio.




Eccoci alla fatidica puntata numero 9. La puntata dello shock. E dal punto di vista dello shock non siamo stati delusi, anzi, siamo rimasti terribilmente scioccati. Era nell'aria, la pira di Shireen, era stata proposta da Melisandre due episodi fa e Stannis si era rifiutato, ma qualcosa è cambiato e lui ha fatto quello che tutti speravamo non facesse. 


L'episodio inizia con l'incursione degli uomini di Ramsay nell'accampamento di Stannis, che in pochi istanti bruciano scorte, provviste, cavalli e quant'altro, rendendo quanto mai problematica la sopravvivenza dell'esercito di Stannis e improponibile un proseguimento per lui verso Grande Inverno. Si rifiuta di tornare indietro, ma non ci sono le condizioni per proseguire. Quindi manda via Davos, chiedendogli di tornare alla Barriera a fare scorte e lo allontana perché sa che è l'unico che potrebbe fargli cambiare idea e non potrebbe soffrire il suo sguardo, la sua coscienza. Ma Stannis ormai ha deciso. 
  "A volte si deve scegliere. A volte la vita ti costringe a farlo. Ma se un uomo sa chi è, e rimane fedele a se stesso, non sta più scegliendo. Sta adempiendo al proprio destino. Per diventare chi è nato per essere, per quanto penoso sia."

La scena è straziante, la bambina che abbiamo imparato ad amare per la sua tenerezza, la sua intelligenza e la sua maturità implora la madre e il padre di aiutarla, mentre Melisandre accende la pira, e le sue urla riempiono lo schermo e le orecchie e gli occhi e il cuore... fino a che la speranza che venga salvata dal suo folle padre brucia insieme a lei. Selyse in un poco credibile attacco di maternità chiede a Stannis di salvarla. Ma nulla può. Stannis ha deciso, Stannis è perduto. Questo dovrebbe consentirgli di vincere la battaglia a Grande Inverno. Staremo a vedere. Ad ogni buon conto ci si chiede se la vittoria di una battaglia valga il sangue della propria figlia. A mio parere no. Ci sono battaglie più importanti che avrebbero potuto giustificare un gesto tanto estremo: la battaglia della luce contro la lunga notte, la salvezza del mondo... E forse la scelta di Stannis avrebbe dovuto essere più sofferta, essere inserita in un contesto più ampio. La fretta con cui è stata fatta ed eseguita hanno reso il tutto ancora più scioccante e insensato.

 

A DORNE succede qualcosa di non completamente ridicolo. E' già un passo avanti. Doran è la parte migliore della storyline di Dorne, il suo discorso sul perché vuole evitare la guerra con Approdo del re  è convincente e rende omaggio a re Tommen.



"Molti qui vogliono la guerra. Ma io l'ho vista, Ho visto i corpi nei campi di battaglia. Ho visto gli orfani morire di fame nelle città. Non porterò la mia gente in quell'inferno".

Saggio Doran. Accetta di restituire Myrcella a patto che Trystane vada con lei e occupi il posto di Oberyn nel Concilio Ristretto, dimostra quindi anche lungimiranza. Nel frattempo si rende conto che è stata Ellaria a mandare il messaggio minatorio ad Approdo del Re e la costringe a giurargli fedeltà. 


Il resto è ridicolo: le Serpi che giocano al gioco degli schiaffi e Trystan che libera Bronn a condizione che si becchi una gomitata da Areo Hotah. No comment.

 
A BRAAVOS Arya non porta a termine il suo incarico perché incontra Mace Tyrell (che è un personaggio che adoro, uno dei pochi gioiosi di tutta la serie!) e Meryn Trant, uno dei nomi della lista di Arya. Lei li segue e vede Trant entrare in bordello e chiedere una ragazza troppo giovane... possiamo immaginare che probabilmente il dono lei vorrà darlo a lui, anziché all'assicuratore...
Mente a Jaqen, che finge di crederle. Io suppongo che la lascerà fare e poi la punirà in qualche modo, ma questo potremo saperlo la prossima settimana.

ALLA BARRIERA Jon torna con i Bruti e il gigante. Lui si sente in colpa per non averne salvati di più, mentre ser Allister non si trattiene dal fargli notare di nuovo che non approva la sua scelta. L'occhiata che gli tira Olly è sin troppo evocativa: Tu quoque Olly....    

E veniamo alla scena finale, la scena clou, la scena che aspettiamo da ben 5 anni. Danerys vola via in groppa a Drogon! 
Jorah partecipa ai giochi alle fosse di combattimento e vince, non senza una buona dose di fortuna, riconquistando la fiducia di Daenerys sventando un attentato alla sua persona. I giochi alle fosse di combattimento si trasformano presto in un massacro ad opera dei Figli dell'Arpia, che spuntano ovunque e uccidono chiunque capiti a tiro, nel quale soccombe anche Hizdahr zo Loraq (che quindi non è, come era stato ipotizzato, il capo dei Figli dell'Arpia, chi potrà essere? Si vocifera che possa Daario...). 


Durante il parapiglia arriva Drogon che prima arrostisce un po' di Figli dell'Arpia e poi si ferma, mentre questi lo colpiscono con delle lance. A quel punto Dany gli sale in groppa e se ne va con lui. La scena è spettacolare, ma presenta delle pecche, alcune delle quali parlerò nell'angolino del disappunto, altre sono per lo più coreografiche. Mentre la battaglia ad Aspra Dimora, che pure era dominata dal caos, è stata girata in modo armonioso e credibile, ho trovato questa scena frammentaria e poco credibile. Perché I figli dell'Arpia dovrebbero circondare la regina e la sua corte e attaccarli uno alla volta, invece che prenderli e basta? Il numero è dalla loro parte. Anche Drogon pare paralizzato lì a prendere le lance, ma selvatico come si è sempre dimostrato, potrebbe volare via.
Rimane nel complesso una scena spettacolare, che colpisce. Sostanzialmente promossa.

La puntata è stata spettacolare e scioccante  (quante volte ho detto spettacolare e scioccante?) e se questi erano gli intenti degli autori è perfettamente riuscita. Io rimango perplessa e, da lettrice, un po' delusa. Ma mi rendo conto che guardandola con gli occhi dello spettatore della serie tv, questa puntata ha il suo perché. A me personalmente è la puntata che è piaciuta meno in questa stagione. Ma le motivazioni sono tutte (o quasi) nell'angolino del disappunto del lettore. 

L'ANGOLINO DEL DISAPPUNTO DEL LETTORE
Questa settimana l'angolino del disappunto del lettore potrebbe trasfomarsi in una piazza del disappunto, ma mi limiterò a tre aspetti, cercando di essere breve (cosa che, come sapete, non è la mia specialità).

Daenerys e Drogon. Aspettavo questa scena e mi aspettavo di vedere Dany domare il suo drago, lacerandosi le vesti, spronandolo con la frusta, fino a piegarlo e solo allora cavalcarlo e scappare con lui. Invece ho visto una Dany che chiude gli occhi, quasi a chiamarlo col pensiero, e lui improvvisamente è lì, le alita in faccia, la riconosce e se ne vanno insieme. Mi aspettavo meglio. Disappunto.

I cari Weiss e Benioff avevano detto che la serie, per questa stagione, non avrebbe anticipato il contenuto dei libri non ancora pubblicati da Martin. Mentivano. Avevamo già visto l'incontro tra Tyrion e Daenerys, ma a quanto pare non è stata un'anticipazione particolarmente spoilerosa. Ora abbiamo assistito ad altre due anticipazioni.

- il rogo di Shireen. Gli autori hanno dichiarato che l'idea del rogo di Shireen è di Martin e che succederà nei prossimi libri. Quindi non solo hanno anticipato un fatto così scioccante decontestualizzandolo, ma ce lo dicono anche! Tra l'altro sono convinta che Martin, usando questo espediente, lo costruirà in modo più credibile e meno gratuito, mostrandoci il travaglio interiore che porta ad una decisione del genere, che di sicuro non si ridurrà ad un'incursione notturna nell'accampamento e al sacrificio per la vittoria in una battaglia, che si poteva evitare. Se sacrificio sarà, avrà quanto meno uno scopo nobile e Martin saprà accompagnarci con maestria, a differenza di Weiss e Benioff che hanno usato la scena con il solo scopo di scioccare lo spettatore, facendoci amare la bambina, empatizzare con lei e poi facendola sacrificare dal proprio padre senza troppe riflessioni.



- Arya a Braavos. L'addestramento di Arya è stato reso in modo abbastanza fedele e credibile, anche in quanto a ritmo. Però ci sarebbe stato molto altro da rappresentare prima di andare ad attingere ad alcuni aspetti di uno dei capitoli che Martin ha rilasciato di The Winds of Winter (qui la sinossi del capitolo, dal titolo Mercy), come se non ci fosse abbastanza materiale nei libri editi. Enorme disappunto.

Avrei altro da dire, ma probabilmente ho già abusato del vostro tempo. Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti!



Valar Morghulis

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Un saluto agli amici
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Articolo di Unknown

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