VICTORIA - "An Gorta Mór" Recensione dell'episodio 2x06 "Faith, Hope And Charity"


O, Father dear, I often hear you speak of Erin's Isle,
Her lofty scenes, her valleys green, her mountains rude and wild
You said it is a lovely place wherein a prince might dwell,
Why have you then forsaken her, the reason to me tell?

My son, I loved our native land with energy and pride
Until a blight fell on my crops my and sheep and cattle died,
The rents and taxes were too high, I could not them redeem,
And that's the cruel reason why I left Old Skibbereen.

It's well I do remember on a bleak November's day,
The landlord and the sheriff came to drive us all away;
they set my house on fire with their cursed English spleen
And that's another reason why I left Old Skibbereen.

La canzone di “Skibbereen” chiude l’episodio con le sue note malinconiche, a tributo della sepoltura del Dr. Triall, che tanto ha fatto per la sua terra e la sua gente.

Questa canzone, una poesia messa in note, rappresenta ciò che è accaduto in Irlanda negli anni della carestia: la fame, la miseria e la morte che imperversava nella terra, prima tanto verde, fino alle rivolte e all’emigrazione forzata di molti Irlandesi verso l’America.
È un dialogo tra un padre e un figlio, in cui quest’ultimo chiede perché abbiano dovuto lasciare la loro bellissima terra natia.  La carestia e le tasse imposte dai padroni inglesi, hanno reso impossibile tenersi le terre e le proprietà. La moglie è morta di stenti, e tutto questo, insieme alle angherie e violenze subite dagli inglesi, ha portato l’uomo a unirsi alle rivolte contro i landlords e poi all’emigrazione, lasciando così Skibbereen e la sua amata patria.
Nel cimitero di Skibbereen, un paesino Irlandese nella contea di Cork, ci sono circa 10.000 tombe dove sono stati sepolti gli abitanti che tra il 1845 e il 1852 morirono di fame nel corso della “Grande Fame”.
Una parte della popolazione Irlandese mietuta dalla fame, dai pregiudizi degli inglesi e anche dai loro stessi pregiudizi, divisi tra cattolici e protestanti, incapace di superare le differenze anche di fronte a una situazione tanto spaventosa.

Uno dei motivi per cui le sommosse irlandesi fallirono, fu proprio il mancato sostegno da parte della chiesa cattolica che non approvava la leadership protestante della Giovane Irlanda, oltre al numero esiguo di combattenti, ancora provati dagli stenti.

VICTORIA - "The First British Monarch To Visit France Since Henry VIII" Recensione dell'episodio 2x05 "Entente Cordiale"

Quest’episodio abbandona il sole e la spensieratezza francese, portandoci per strade desolate e fangose, dove il verde dei campi si è fatto deserto, alla ricerca di carità e speranza.
E proprio in una situazione tanto critica, la nostra Regina non è mai stata tanto forte e misericordiosa come ora. 
Dove il Primo Ministro è bloccato dai partiti, e dove Albert è preso dai miglioramenti nel palazzo e la disgrazia Irlandese passa tra l’indifferenza dei più.,Vittoria, mostra ancora una volta tutta la sua umanità e la saggezza e l’istinto che Lord M aveva visto in lei sin dall’inizio. Ha la capacità di trascendere ogni pregiudizio e ogni questione politica davanti a degli uomini, a suoi sudditi che soffrono, anche se appartenenti a una terra differente, e coinvolti in una tragedia che non tocca direttamente l’Inghilterra.


La forza e la serenità che l’avevano condotta in Francia e che le avevano permesso di salvare Albert da se stesso, non l’hanno abbandonata. La piccola Alice è nata, e questa gravidanza, non ha minato il suo mondo, ma bensì l’ha rafforzata. E per la prima volta, il ruolo di madre non è un imposizione, un limite al suo lavoro, ma anzi, la aiuta e le permette di capire e far capire a Sir Robert, che una madre non può vedere i suoi figli morire di stenti e dalla fame. Una scena molto forte quella tra lei e Sir Robert, in cui dopo il suo accorato appello, i due, forse per la prima volta, trovano un intesa reciproca e un rispetto che non si erano ancora apertamente confidati.




La regina, tiene agli Irlandesi e all’Irlanda, quando per nessun’altro sembra essere la priorità. 
Drummond, in un momento di sfogo, la accusa di muovere le sue opinioni leggendo qualche lettera del Times, ma se il Primo Ministro ha le mani legate per questioni politiche, Vittoria  segue il suo cuore leggendo resoconti pubblicati, facendosi un idea perfettamente corretta sulla grave situazione. E anche se non ha un quadro politico completo, sulle varie forze in gioco quanto Sir Robert, sa che è sbagliato che le persone muoiano di fame, senza aver nemmeno la forza di seppellire i propri cari, e non le serve sapere altro per capire che qualcosa va fatto.
La sofferenza degli Irlandesi è anche la sua, angosciata dai fatti come se fossero suoi. 



La sinossi, aveva detto che Vittoria sembrava perdere le proprie convinzioni davanti alla tranquilla indifferenza di Albert e alle giustificazioni del Primo Ministro, ma onestamente, nemmeno per una volta, l’ho vista traballare. Nella scena in cui si confronta con Albert, nelle loro stanze, e trova poco interesse da parte del marito, che fa cieco affidamento su Robert Peele,  lei non pensa di sbagliarsi, non cede nelle sue convinzioni, ma lascia semplicemente cadere la discussione, capendo che Albert non può e non vuole esserle d’aiuto. Anche da sola (nel palazzo) non smette di cercare un modo per capire, e per riuscire ad aiutare. Fa di testa sua, senza bisogno del sostegno di Albert, e ha rifatto sua quella forza testarda che la caratterizzava nei primi episodi.



Proprio per questo, da sola, nel suo studio, decide di convocare il Dr. Traill, dopo aver letto uno dei suoi trattati, invitandolo a Londra, per avere un resoconto in prima persona della tragedia che gli Irlandesi stanno vivendo e per comprendere meglio la situazione.
La testimonianza del dr. Traill, vedere di persona qualcuno che ha visto e patisce quelle sofferenze, ha  confermato le sue giuste convinzioni dandogli informazioni in più, anche riguardo ai cattolici irlandesi, ancora più abbandonati a loro stessi dato che non hanno diritto sulle loro terre e possono essere sfrattati senza nemmeno una liquidazione per il lavoro svolto.

VICTORIA - "My Eyes And Heart" Recensione dell'episodio 2x04 "The Sins Of The Father"

Le divisioni religiose tra la chiesa protestante e quella cattolica hanno sempre diviso l’Irlanda, e sono state causa di ribellioni e pregiudizi. Vittoria riesce con estrema saggezza ad andare oltre anche alla religione, non le importa che chi muoia sia cattolico e protestante, mostrando la sua apertura mentale anche quando le viene detto che i i cattolici irlandesi si erano rifiutati di pagare le decime alla chiesa protestante, ponendo una domanda piccata: “Perché dovrebbero pagare per un qualcosa che non li tutela e che a cui non appartengono?”
Robert Peele ha dato una risposta politica, e ovviamente è un discorso più ampio e complesso, ma Vittoria con molta semplicità, mette in difficoltà con una domanda quasi ingenua, ma che dimostra l’errore di una decisione che pone prima la politica rispetto al valore umano. Mi ha ricordato per un istante i messaggi di serie tv come Doctor who (Lei resterà sempre la nostra Impossible Girl ) dove fare ciò che è giusto e “essere gentili” è più importante di qualsiasi altra motivazione.
Ad avvicinare noi spettatori alla questione Irlandese e a raccontarcela in prima persona, ci sono i personaggi del Dr Traill e quello di Cleary, la nuova ragazza dei downstairs.



Il Dr. Robert Traill è una figura storica, uno degli uomini che ha assistito alla carestia irlandese e ha cercato di fare qualcosa per aiutare, e la sua figura è stata fedelmente trasposta in questo episodio, donandogli il giusto rispetto.  Nato nel 1973, è diventato poi rettore di Schull (o Skull) nella contea di Cork, ed è stato inizialmente ostile ai Cattolici, come ci ha fatto notare anche Albert, era uno dei reverendi che pretendeva il pagamento delle decime. Ma la crisi delle patate, e la disperata situazione della sua terra, hanno cambiato radicalmente il suo punto di vista, e la divisione tra cattolici e protestanti aveva ben poco senso davanti a un tale scenario di morte, tutti andavano aiutati che si convertissero oppure no.
Come abbiamo visto, scrisse molte lettere e trattati per persuadere le persone a fare donazioni e installò nella sua casa una mensa per poveri per distribuire zuppe.
Le sue eloquenti parole raggiungono anche Vittoria, che proprio grazie a queste decide di incontrarlo. Vediamo i suoi sforzi nel cercare di far ragionare la sua congrega ad aiutare anche le persone di religione cattolica, perché a tutti va prestato aiuto e sono tutti nella medesima situazione. Cerca di coinvolgere i preti e di cooperare insieme, mettendo tutto se stesso in una missione che gli costa la carriera, ma che reputa giusta.
Credo che Daisy Goodwin in questo episodio abbia limitato la sua creatività a favore di una verità storica, utilizzando le sue capacità per dare il giusto spessore a una grave situazione e a un personaggio storico poco conosciuto. 
Lo dico perché, dopo aver fatto qualche piccola ricerca, ho trovato questa lettera, scritta dal Comandante Caffin intitolata “The destitution of Ireland”. Il comandante ha incontrato il Dr Traill e ha visitato la sua parrocchia per conoscere meglio la situazione e si è ritrovato ad affrontare una scena di totale miseria.
“Il Dr. Traill, si è sporto verso un buco che serviva da porta e ha chiesto ‘Dimmi Phillis, come sta tua madre oggi?’ li aveva visitati il giorno prima . Lei ha risposto, ‘Oh, signore, siete voi? La mamma è morta!’ E poi, la cosa più spaventosa di tutte è stato vedere la bambina, era uno  scheletro, accucciata a piangere accanto al corpo senza vita della madre, stesa sul pavimento, dove era morta”.



Un racconto che mi ha ricordato la molto la scena che abbiamo visto in questo episodio, quando il Dr Traill, interpretato da Martin Compston, visita la casupola di una famiglia, fermato da una ragazzina che chiede aiuto per la madre morta.
Le febbri e le epidemie che si erano ormai diffuse in seguito alla carestia, colpirono il Dr Traill nel 1847, portandolo alla morte. La sua bara, viene accompagnata durante la sepoltura dalle tristi note di Skibbereen, che suonano anche per lui.

VICTORIA - "Non è semplice essere Regina" Recensione dell'episodio 2x03 "Warp And Weft"

Mi è piaciuto molto che abbiano legato il personaggio del Dr Traill a quello di Cleary,  la cui famiglia è originaria proprio di Skull.
Cleary è un personaggio che è sempre lasciato molto da parte,  ma che in questo episodio si prende il suo spazio, testimoniando l’angoscia e i drammi della famiglie divise e degli irlandesi costretti a emigrare in America, poiché avevano perso la loro terra. Ho provato molta pena per lei, per tutto il tempo. Sin da quando, con angoscia, cerca di ricevere le sue lettere da casa da un ottuso e cattivo Penge, per poi supplicarlo per avere un anticipo sullo stipendio, per poterlo inviare alla sua famiglia, perdendo tutta la sua dignità di fronte a una persona che la giudica su pregiudizi e in base alla religione.


Noi ancora ci chiediamo dove Francatelli abbia preso il suo orologio
È stato molto bello il suo incontro con il Dr Traill, in barba a tutte le etichette non esita a fermarlo per dargli soldi da consegnare ai suoi genitori, si fa forza nonostante il suo carattere remissivo, ammettendo quasi con vergogna di essere cattolica e trovando però un appoggio in Robert Traill, e una promessa che le dà sollievo e speranza.



Anche il suo confronto con Vittoria  mi è piaciuto molto, perché non soltanto finalmente Cleary può smettere di vergognarsi per la sua religione e riceve solidarietà dalla Regina, ma Vittoria ha anche riscontro positivo per la donazione fatta agli Irlandesi e ha ulteriore conferma di quanto le sue preoccupazioni fossero reali e ben fondate.

VICTORIA - "La nota mancante del loro matrimonio" Recensione dell'episodio 2x02 "The Green-Eyed Monster"

Albert ha ritrovato la sua stabilità e il suo ruolo a palazzo, e continua il suo proposito di migliorare la vita e la gestione del palazzo. La sua trama sembra una piccolezza, ma lui e Vittoria si dimostrano anche professionalmente una coppia valida e complementare. Dove lei si preoccupa e concentra totalmente i suoi sforzi nella crisi in Irlanda, Albert si occupa della gestione del palazzo e di migliorarne le condizioni di vita, utilizzando le tubature romane per migliorare l’igene e la vita anche della servitù. Dimostrandosi come sempre dedito al progresso e giusto, perché né il progresso, né l’igene devono essere un privilegio dei ricchi, ma qualcosa che deve essere a disposizione di tutti. Ecco perché il primo gabinetto inaugurato è proprio quello della servitù, tra la perplessità di Penge e la felicità di tutto il resto dei downstairs. È stato un sollievo vederlo essere tornato in se stesso e anche rendersi conto delle ragioni di Vittoria, incontrando il Dr Triall, quando gli viene spiegata la situazione dei cattolici.



È stato anche vicino a Ernest, si è reso conto che il fratello forse nasconde una malattia un po’ di grave di quello che lascia trasparire, ma senza insistere o chiedere troppo è preoccupato per lui, ma anche contento di rivederlo e saperlo lontano da un comportamento dissoluto che disapprova.



Ernest ha pagato caro il suo vuoto divertimento, contraendo una malattia venerea. I creatori non hanno voluto distaccarsi dalla realtà tanto da risparmiare al nostro Ernest una verità storica. Seppur non risulta in pericolo di vita, sta pagando un prezzo alto, perché se i sintomi sono spariti, potrebbe contagiare una partner e persino un eventuale prole. E tutto questo ci porta a sospirare, soprattutto quando veniamo a sapere della morte del marito di Harriet.
Nonostante la tragedia, ora Harriet potrebbe essere libera di amarlo, ma la condizione di salute di Ernest ho paura che sarà un ostacolo insuperabile perché possano avere un “felici e contenti”. Ernest non potrebbe mai rischiare di contagiarla e condannarla a vedere soffrire eventuali bambini, quindi temo che il loro non potrà essere altro che un amore soffocato e vissuto da lontano. 



Storicamente, il principe Ernesto sposò la principessa Alessandrina di Baden con cui non ebbe figli e un matrimonio che col passare degli anni divenne infelice. Onestamente spero per il nostro Ernest una fine migliore, anche senza Harriet se deve essere. Non so quanto i creatori vogliano distanziarsi dal personaggio storico, ma visto che già con la storia tra lui e Harriet si sono presi diverse libertà, credano possano donare in qualche modo a Ernest un po’ di felicità. Insomma i nostri cuoricini sono temprati dai drammi british ma fino a un certo punto.



VICTORIA - "La Regina è pronta a far sentire di nuovo la sua voce" Recensione dell'episodio 2x01 "A Soldier's Daughter" 

Insieme al mai una gioia di Ernest, aggiungiamo pure la situazione di Drummond e Alfred, la storia non è dalla loro parte, e il fidanzamento di Drummond è sempre più presente e concreto. I giorni spensierati in Francia, sono lontani e il loro ricordo quasi peggiora la pesantezza della realtà. Drummond è stressato dai problemi politici del suo partito e impaurito e soffocato da un matrimonio ormai imminente, mentre Alfred non può fare altro che accettare questa situazione con tristezza.



La grande carestia, risale a fine 800, eppure sono riusciti a creare un episodio che riesce a toccarci il cuore, raccontando una tragedia irlandese, ma toccando temi ancora attuali come l’emigrazione  e i pregiudizi verso chi consideriamo diverso. La serie si mostra in grado di muoversi su più stili e rinnovarsi di episodio in episodio dimostrando di avere molto da raccontare.



Fonte: Pd Davis.nl

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Articolo di Cristina F.

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