Mr. ROBOT - recensione dell'episodio 1.07 “eps1.6_view-source.flv”

Il settimo episodio ci lascia il tempo di far decantare gli eventi del sesto. E' stato un episodio più pacato, ma che  non smette di stupire e di regalare emozioni forti.


View Source. Visualizza la Sorgente.




A  soli tre episodi dal finale di stagione, i giochi sono ancora aperti e tutto può ancora succedere. Da questa intervista a Sam Esmail, creatore della serie, abbiamo appreso che la prima stagione è solo una preparazione per la seconda stagione, che sarà il cuore della storia. Infatti appare più che mai evidente che le storyline che si vanno intrecciando hanno bisogno di tempo e spazio per dipanarsi e raggiungere l'obiettivo.

L'episodio si apre con il flashback del primo incontro tra Elliot e Shayla e ci mostra quanto Shayla fosse, fin dal primo giorno, l'occasione e lo strumento di normalità per Elliot, oltre a ribadire che Vera era diventato un fornitore di Shayla proprio per la richiesta di Elliot.

"potresti valere la pena di avere a che fare con uno psicopatico" 




E Shayla ci lascia con "Picture of you" dei Cure. 


Questo momento amarcord, oltre ad essere decisamente emozionante, ci aiuta ad entrare sempre più dentro i sentimenti di Elliot e a capire meglio le implicazioni che la morte di Shayla avranno nel prosieguo della storia.


View Source. Visualizza Sorgente.
 Il titolo dell'episodio, come al solito, ci spiega l'aspetto dell'animo umano che verrà sviscerato nella puntata.

"Ricordo che da bambino mi intressai al web design, rubando ai siti che mi piacevano. Bastava visualizzare la sorgente dal browser ed eccolo lì... il codice. Potevi fare copia-incolla, modificarlo un po', metterci il tuo nome. E in un attimo era il tuo sito. "Visualizza sorgente". Se ci fosse questa funzione anche per le persone? Le persone vorrebbero davvero vederla? Trovare qualcuno con cui essere davvero me stesso. Stronzate."

 Vogliamo davvero vedere la sorgente delle persone che ci stanno vicino? Questo si riallaccia con la scena finale, quando Elliot parla con Krista, la psicologa, e si apre con lei.



Mr. Robot cerca di riunire i membri della Fsociety, cercando di convincere Romero a tornare al progetto della Fsociety e Darlene a ottenere un colloquio con White Rose dell'Esercito Oscuro tramite Cisco. Anche se negli ultimi episodi abbiamo visto Mr. Robot senza Elliot, non scarterei la possibilità che siano comunque la stessa persona, alla Tyler Durden di Fight Club. E a questo proposito non escluderei che anche Darlene e Romero abbiano i loro personali Mr. Robot e che siano Trenton e Mobley, infatti loro non vengono contattati da Mr. Robot ma Trenton viene contattata da Darlene mentre Mobley è citato solo da Trenton.


Screen Shot 2015-08-08 at 9.45.57 AMIl momento tra Darlene e Trenton è tra i più interessanti della puntata, perché rappresenta il collegamento tra le varie parti dell'episodio: si parla di sorgente come motivazione, come risorsa, come mezzo e come obiettivo. Tutti i temi che ritroviamo anche nelle azioni di Angela, di Mr. Robot, di Tyrell e di Elliot.
Darlene convince Trenton a tornare nella fsociety parlandole con il cuore (la sorgente), in modo onesto. Loro due sono le idealiste più pure del gruppo, credono fortemente in questo  cambiamento, in questa rivoluzione e sanno di avere bisogno una dell'altra per farlo. Forse proprio perché una è proiezione dell'altra? Ognuno ha il suo doppio, il suo daemone,  il suo passeggero oscuro...

Screen Shot 2015-08-08 at 9.45.45 AM 
"In qualche modo io e te siamo finite insieme. E stiamo facendo qualcosa che sarebbe impossibile fare se fossimo da sole. Senza contare che lo stiamo facendo al momento giusto e con le risorse giuste. Abbiamo a portata di mano quello per cui abbiamo lavorato. Abbiamo solo bisogno una dell'altra per arrivare in fondo"


 Il piano di Angela finalmente viene rivelato. L'informazione che Angela è disposta a barattare per la confessione di Colby, però, è falsa e metterà nei guai diverse persone. Angela propone a Colby di  rivelare come sia stato deciso di ignorare la sicurezza dei dipendenti della Evil Corp in cambio di una sua confessione di una interruzione nella catena di sicurezza del file di dati che lo hanno incriminato (interruzione che non c'è stata).

Colby inizialmente rifiuta l'offerta di Angela, umiliandola. Ma lei riesce a convincerlo usando la sua capacità di empatizzare, sebbene con un uomo che odia tanto. Lui infine accetta e confessa che durante quella riunione di più di vent'anni prima erano tutti ubriachi, quando hanno preso la decisione che ha condannato la madre di Angela.

La decisione di Angela metterà in difficoltà diverse persone, alla Allsafe, quindi in definitiva la sua decisione non è poi tanto diversa da quella presa dalla Evil Corp 20 anni prima. Solo le motiviazioni (la sorgente) sono diverse, Angela agisce per ottenere giustizia per sua madre e restituire la stabilità a suo padre. Gideon le fa comunque notare che il risultato sarà una totale perdita di credibilità per la Allsafe, con conseguente perdita di clienti, di fatturato e probabile fallimento... Le azioni di Angela hanno forse condannato la Evil Corp ad un risarcimento miliardario per le famiglie delle vittime, ma hanno altresì condannato la AllSafe e i suoi dipendenti al fallimento. 


Finiamo con Tyrell, che è di nuovo alle prese con i suoi limiti relativi al controllo. La moglie appare sempre più essere la mente di questo duo arrivista, lei è quella che detta i tempi e le regole, oltre agli obiettivi. E' palese che sia lei ad avere il controllo della situazione, Tyrell esegue e si sfoga fuori casa (abbiamo già visto il senza tetto pagato per essere picchiato e il suo dipendente adescato in un locale gay). Alla festa per la nomina di Scott quale CTO, ricomincia il balletto tra la moglie di Scott e Tyrell, il gioco di seduzione, di provocazioni, di giochi su chi ha il controllo. Tyrell la convince a raggiungerlo sul tetto. Una volta sul tetto lo scambio di battute tra i due si trasforma prima in un bacio appassionato, poi in una morsa mortale. Tyrell perde il controllo e la uccide, rendendosi conto solo dopo di quello che ha fatto. La perfomarce di Martin Wallstrom è stata magistrale, la regia fantastica. Ci aspettavamo che Tyrell avrebbe fatto un passo falso, già dallo scorso episodio abbiamo visto la sua frustrazione, ma la scena è stata intensa e carica. Ho adorato ogni secondo di questo crescendo di intensità. Complimenti davvero. Anche per la colonna sonora, qui sotto trovate la canzone che ha fatto da sfondo a questa scena  “Two Weeks” di FKA Twigs.



La storyline di Tyrell appare un po' slegata al momento, ma probabilmente si riallaccerà alla storyline di Elliot nei prossimi episodi, magari si legherà anche a quella di Angela, dal momento che Tyrell aveva già predetto il fallimento della Allsafe perché la Evil Corp avrebbe in ogni caso rimesso il mandato per gestire la sicurezza internamente.




E arriviamo in fondo, alla grande performance di Rami Malek, alla sua sorgente. Anche Gideon gli consiglia di trovare qualcuno con cui essere se stesso. E sceglie Krista, la sua psicologa, per rivelare se stesso. Ma lo fa, come al solito, alla sua maniera. Non riuscendo a parlare direttamente di se stesso, le racconta i fatti: le racconta di averla hackerata, di averla spiata, per proteggerla, per aiutarla, come fa con tutti. Per sentirsi meno solo.



“E piangi ogni tanto, proprio come me, perché sei sola. Non ho hackerato solo te,  Krista, lo faccio con tutti. I miei amici. Colleghi. Ma ho aiutato un sacco di gente. Io voglio un modo per uscire dalla solitudine, proprio come te. E' questo quello che volevi sentire?”

Elliot ha aiutato un sacco di gente. E' vero. L'unica con cui non ci è riuscito è Shayla. E torniamo al flashback iniziale. Alla solitudine, al dolore, alla mancanza di normalità.

Questa serie riesce ad andare sempre più a fondo, sempre più giù, e a scoprire sfaccettature sempre nuove dell'animo umano. Siamo tutti un po' Elliot, siamo tutti un po' più soli di quello che ci piacerebbe ammettere, anche solo con noi stessi. Pensiamo tutti che condividere un segreto aiuti a sentirsi meno soli. Pensiamo tutti che la tecnologia ci abbia aperto le porte del mondo. Ma poi siamo tutti lì. A piangere, ogni tanto, perché ci sentiamo soli. 

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Articolo di Unknown

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